Le paure sulla Grecia e i non prestiti cinesi fanno scendere le borse asiatiche
Hong Kong (AsiaNews) - Le borse asiatiche sono tutte in negativo, tutte timorose del destino della Grecia e dell'eurozona. A metà giornata l'indice della borsa di Hong Kong è sceso del 2,7%, raggiungendo il punto più basso negli ultimi quattro mesi. Anche Tokyo è negativa (-0,8%); Shanghai a meno 0,4; Seoul è scesa dell'1,3%.
Gli analisti puntano il dito verso la Grecia, dove ieri i leader politici non sono riusciti a costituire un nuovo governo, aprendo a una nuova tornata elettorale in giugno. Il timore è che nelle prossime elezioni possa vincere un governo opposto alle drastiche misure di austerità imposte al Paese, che condizionano gli aiuti per risanare il debito sovrano. Senza tali aiuti la Grecia sarebbe costretta a uscire dall'euro e dichiarare bancarotta.
Ieri, la notizia del nulla di fatto sulla composizione del governo ad Atene ha portato un'onda di negatività su tutte le borse europee e a Wall Street.
I risultati negativi sono anche da attribuire alle notizie che vengono dalla Cina: ieri i media ufficiali hanno pubblicato la notizia che le quattro banche nazionali non hanno riportato alcun aumento dei prestiti nelle ultime due settimane, facendo temere in un forte rallentamento dell'economia cinese.
Alcune banche cinesi, fra le più forti, come la China Construction Bank ha perso il 2,2% ad Hong Kong e l'1,3 a Shanghai; la China Citic Bank è scesa del 6% ad Hong Kong e la PetroChina ha perso il 3,2 ad Hong Kong e lo 0,7 a Shanghai.
Perfino il gioco d'azzardo è in crisi: il Galaxy Entertainment ha perso il 3,6% e il Wynn Macau il 4,8.