Le notizie di AsiaNews in un Rosario per i cristiani perseguitati in Asia
L’iniziativa di un gruppo di cattolici che ogni mese si riunisce per una “Preghiera per i cristiani perseguitati di tutto il mondo”. Oggi si ricordano coloro che per la fede soffrono in Cina, Uzbekistan, Iraq, Vietnam e Sri Lanka.
Roma (AsiaNews) – E’ dedicata in particolare all’Asia, la “Preghiera per i cristiani perseguitati di tutto il mondo” di oggi, Giornata di memoria dei martiri missionari. L’iniziativa è promossa da un gruppo di cattolici dell’Emilia Romagna che ogni mese si riunisce a Cattolica e che mette le notizie di AsiaNews all’interno del Rosario.
La preghiera ricorda in particolare quanti hanno sofferto e soffrono in Cina, Uzbekistan, Iraq, Vietnam e Sri Lanka.
Così, per la Cina si ricordano in particolare il pestaggio di padre Francesco Gao Jianli, ridotto in malo modo dopo che era stato chiamato dal sindaco per discutere su un terreno espropriato alla Chiesa, quello delle 16 suore a Xian (novembre 2005), che difendevano una scuola dalla distruzione e quello contro 50 sacerdoti e suore a Tianjin (dicembre 2005), che chiedevano la restituzione di un terreno espropriato alla parrocchia di Xiangong ai tempi della Rivoluzione culturale (1966-1976) per costruirvi una fabbrica e ora abbandonato.
Dell’Iraq si ricorda il primo anniversario della uccisione di mons. Paulo Faraj Rahho, arcivescovo caldeo di Mosul, citando passi del messaggio di mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, il quale ha ricordato “il martirio del vescovo di Mosul” e “il lungo elenco dei martiri cristiani irakeni”: 710, compresi 21 di Kirkuk, tra cui il chierichetto Fadi, le due sorelle Margaret e Fadhila, il colonnello diacono W. Boraji.
Per il Vietnam si citano le notizie riguardanti la campagna di diffamazione lanciata dai media statali contro i cattolici di Hanoi “e questo fa pensare che si stanno preparando nuovi attacchi contro di loro. Si spiega così il dipingere come prosecuzione del disturbo della quiete pubblica la richiesta di giustizia avanzata dai parrocchiani di Thai Ha, che a dicembre sono stati condannati da un tribunale per “danneggiamento di beni statali” e condotta disordinata”, per aver preso parte alle veglie di preghiera con le quali si chiedeva “giustizia” per la restituzione dei terreni sottratti alla chiesa.
Quanto allo Sri Lanka, si ricorda la giornata nazionale di digiuno indetta dai vescovi per il 3 aprile, per richiamare l’attenzione sulla possibile approvazione della legge anti-conversione, proposta dai monaci buddisti del Paese e invocano “un intervento divino” per riportare “l’armonia attraverso la riconciliazione” fra tutti i cittadini e risparmiare “all’amato Paese un altro conflitto fra fedeli di religioni diverse”, causato dalla eventuale approvazione della legge, attualmente all’esame del Parlamento.
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27/04/2020 10:05
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