Le inondazioni lambiscono il centro di Bangkok
di Weena Kowitwanij
A rischio il complesso industriale di Lat Krabang, nella zona a est della capitale. L’alluvione minaccia il Victory Monument, in centro città. A rischio le 10mila specie animali ospiti del Safari World; regolari finora i trasporti, ma a rischio paralisi, le autorità assicurano la “potabilità” dell’acqua. Premier thai invita a non danneggiare le barriere di protezione.
Bangkok (AsiaNews) – La situazione nelle province rurali di Ayudhaya e Nakhon Sawan, nel centro della Thailandia, migliora con il passare del tempo; la popolazione ha lanciato l’iniziativa “il gran giorno di pulizia” per riparare i danni provocati dalle alluvioni e – seppur lentamente – tornare alla normalità. Nel frattempo continua l’emergenza a Bangkok, dove vengono monitorati con attenzione i complessi industriali attorno alla capitale, in particolare il Lat Krabang Industrial Estate nella zona est. Intanto la distruzione di alcune barriere a protezione della metropoli rischia di ripercuotersi sul centro città, anch’esso a rischio inondazione; al momento la massa di acqua lambisce la zona del Victory Monument, quartiere situato nel cuore nevralgico della capitale.
Le inondazione che finora hanno causato 437 morti minacciano vaste zone di Bangkok, fra cui il celebre Safari World, lo zoo che ospita oltre 10mila animali selvaggi all’aria aperta. I funzionari hanno chiuso per una settimana il parco, per poter trasferire gli animali a un piano superiore del complesso. Al momento vi è cibo sufficiente, ma se l’acqua supererà il metro vi sono pericoli concreti per gli animali. “La compagnia – avverte un portavoce dello zoo – ha perso l’80% degli introiti”.
La premier Yingluck Shinawatra spiega che vi sono tre elementi critici che rischiano di far precipitare la capitale nel caos, il più importante dei quali è la tenuta delle barriere di protezione allestite a difesa di Bangkok. La donna chiede un aiuto ai media, perché convincano la popolazione a non danneggiare le barriere e avverte che in caso di manomissione vi saranno carcere e multe. “Conclusa l’emergenza alluvioni – afferma la premier – il governo applicherà le direttive del re su come risolvere i problemi derivati dall’emergenza alluvione”.
Intanto il servizio dei trasporti pubblici rischia la “paralisi”, anche se finora treni e metropolitane hanno saputo affrontare l’emergenza. Il responsabile del sistema di trasporto sotterraneo conferma che “in caso di emergenza siamo pronti a evacuare i passeggeri da tutti i treni”. Sul fronte della rete idrica, al momento non vi sarebbero situazioni di criticità e “anche se il colore non è dei migliori”, i funzionari certificano la “potabilità” dell’acqua. Intanto la Thailand Industrial Council (TIC) chiede all’esecutivo di posporre l’introduzione del salario minimo a 10 dollari, come annunciato in campagna elettorale: la Confindustria thai vorrebbe slittare la data dall’aprile 2012 al gennaio 2013, per usufruire di un periodo di tempo necessario per rilanciare il settore piegato dalle alluvioni.
Le inondazione che finora hanno causato 437 morti minacciano vaste zone di Bangkok, fra cui il celebre Safari World, lo zoo che ospita oltre 10mila animali selvaggi all’aria aperta. I funzionari hanno chiuso per una settimana il parco, per poter trasferire gli animali a un piano superiore del complesso. Al momento vi è cibo sufficiente, ma se l’acqua supererà il metro vi sono pericoli concreti per gli animali. “La compagnia – avverte un portavoce dello zoo – ha perso l’80% degli introiti”.
La premier Yingluck Shinawatra spiega che vi sono tre elementi critici che rischiano di far precipitare la capitale nel caos, il più importante dei quali è la tenuta delle barriere di protezione allestite a difesa di Bangkok. La donna chiede un aiuto ai media, perché convincano la popolazione a non danneggiare le barriere e avverte che in caso di manomissione vi saranno carcere e multe. “Conclusa l’emergenza alluvioni – afferma la premier – il governo applicherà le direttive del re su come risolvere i problemi derivati dall’emergenza alluvione”.
Intanto il servizio dei trasporti pubblici rischia la “paralisi”, anche se finora treni e metropolitane hanno saputo affrontare l’emergenza. Il responsabile del sistema di trasporto sotterraneo conferma che “in caso di emergenza siamo pronti a evacuare i passeggeri da tutti i treni”. Sul fronte della rete idrica, al momento non vi sarebbero situazioni di criticità e “anche se il colore non è dei migliori”, i funzionari certificano la “potabilità” dell’acqua. Intanto la Thailand Industrial Council (TIC) chiede all’esecutivo di posporre l’introduzione del salario minimo a 10 dollari, come annunciato in campagna elettorale: la Confindustria thai vorrebbe slittare la data dall’aprile 2012 al gennaio 2013, per usufruire di un periodo di tempo necessario per rilanciare il settore piegato dalle alluvioni.
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