27/04/2009, 00.00
VIETNAM
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Le autorità di Hanoi tornano all’attacco dei Redentoristi di Thai Ha

di J.B. An Dang
Ordini di comparizione per i religiosi da parte della polizia, in risposta al reclamo del superiore del monastero contro l’avvio di un progetto di costruzione su altri terreni che appartengono alla parrocchia.
Hanoi (AsiaNews) - Torna a salire la tensione tra i Redentoristi della parrocchia di Thai Ha, a Hanoi, e le autorità. Il motivo è nuovamente relativo a beni della chiesa: dopo essersi impadronite di gran parte del terreno della parrocchia e dell’adiacente monastero dei religiosi, con processi e condanne contro coloro che avevano preso parte a pacifiche riunioni di preghiera per chiedere giustizia, ora l’obiettivo è un'altra parte del comprensorio: i 18.230 metri quadrati che costeggiano il lago Ba Giang.
 
Il luogo è al centro di un progetto di costruzione contro il quale il superiore del monastero dei Redentoristi, padre Matthew Vu Khoi Phung ha inviato un reclamo a vari organismi governativi, chiedendo la sospensione dei lavori, in quanto il terreno appartiene alla chiesa. Nel documento, padre Matthew Vu cita l’articolo 70 della Costituzione della Repubblica socialista del Vietnam, secondo il quale “i luoghi di culto di tutte le fedi e religioni sono protetti dalla legge”, protesta per l’invasione dell’area e l’avvio del progetto di costruzione e chiede al Comitato del popolo de distretto di Dong Da di ordinare la sospensione dei lavori e l’allontanamento dall’area dei macchinari che vi sono stati portati.
 
Subito dopo l’invio del reclamo, la polizia ha ripetutamente convocato il portavoce dei Redentoristi, padre Peter Nguyen Van Khai (nella foto). Il 25 aprile, la polizia ha inviato la monastero tre ordini di convocazione urgente, chiedendo al religioso di presentarsi personalmente al Dipartimento di investigazione criminale di Hanoi per “chiarimento di vari documenti”.
 
Appena ricevuto l’ordine di comparizione, padre Peter Nguyen ha replicato di non potersi recare al Dipartimento a causa degli incarichi pastorali che deve svolgere durante il fine settimana. In risposta, la polizia gli ha fatto avere altri due ordini di comparizione, con una strategiaminacciosa, che mira a fissare obblighi legali contro di lui.
 
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