Le armi chimiche e nucleari di Pyongyang preoccupano gli Usa
di Theresa Kim Hwa-young
John Negroponte, direttore dei servizi di intelligence, mette insieme Corea del Nord e Iran fra le minacce più pericolose alla stabilità di Usa e Giappone.
Washington (AsiaNews) – Le riserve di armi chimiche di Pyongyang ed il suo programma bellico, che prevede l’utilizzo di armi di distruzione di massa, “sono le più gravi minacce alla sicurezza degli Stati Uniti, insieme alla questione iraniana”.
Lo ha dichiarato nei giorni scorsi John Negroponte, direttore dei servizi di intelligence statunitense, che ha aggiunto: “Corea ed Iran sono gli Stati che ci creano più preoccupazione perché i loro governi ignorano le restrizioni Onu sulle armi nucleari e non vanno incontro ai bisogni ed ai diritti dei loro stessi cittadini”.
Secondo il generale Michael Maples, direttore della Difense Intelligence Agency, il problema “è già stato sottolineato lo scorso anno: ciò che è accaduto negli ultimi 12 mesi non ha fatto altro che sostanziare le preoccupazioni espresse. Pyongyang ha portato avanti sia il programma missilistico che quello nucleare ed ha ignorato i richiami e le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In questo modo, destabilizza una regione intera che, negli ultimi 100 anni, ha conosciuto molti conflitti. Inoltre, proprio in questa parte di mondo si trovano le economie più estese del pianeta”.
Maples ha poi aggiunto: “La Corea del Nord ha riserve di armi chimiche e, al momento, non vi sono segnali evidenti che possano far sperare in una caduta del regime. L’indottrinamento che vivono i cittadini di quel Paese rafforza un nazionalismo estremo, pericoloso”.
Secondo i dati dei servizi di informazione americani, Pyongyang possiede almeno un reattore nucleare “di ricerca” da 5 megawatt. Inoltre, i razzi Taepodong-2, che ha testato nel luglio scorso, sono in grado di raggiungere le coste occidentali degli Stati Uniti. Se è vero che i testi sono falliti, Maples ha fatto notare che “il regime ha comunque dimostrato la sua abilità nel colpire noi, il Giappone o gli Stati Uniti”.
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