Lascia la prigione il convertito afghano e chiede asilo all'estero
Kabul (AsiaNews) - Abdul Rahman, l'afghano che rischiava la pena di morte per essersi convertito dall'Islam al cristianesimo, è libero. Rahman era detenuto nella prigione di massima sicurezza di Pul-e-Charki, ed è stato liberato durante la notte e non si sa dove sia andato. Il procuratore generale aggiunto, Mohammed Eshak Aloko, ha detto che Rahman è stato rilasciato dopo averlo dichiarato "mentalmente instabile e incapace di sostenere un processo".
Ieri il portavoce dell'Onu a Kabul aveva dichiarato che Rahman, convertitosi alla fede cristiana 16 anni fa, domandava asilo in qualche paese terzo.
Abdul Rahman denunciato dai suoi familiari per essersi convertito al cristianesimo, rischiava di essere condannato da un tribunale islamico alla pena di morte, secondo la tradizione musulmana.
Molti governi e lo stesso papa Benedetto XVI avevano chiesto al presidente Hamid Karzai di risparmiare la vita all'uomo. Karzai aveva promesso di non comminare la pena di morte a Rahman ma fino a ieri vi sono state manifestazioni di integralisti a Kabul che chiedevano l'esecuzione del condannato.