Laos, due cristiani condannati a tre anni di carcere
Vientiane (AsiaNews/Agenzie) Due cristiani laotiani, Khamchan e Vanthong, arrestati 3 mesi fa, sono stati condannati a 3 anni di prigione. Yong Chanthalangsy, portavoce del ministero degli Affari Esteri del Laos, afferma che i due sono accusati di "possesso illegale di armi". Il Movimento Laotiano per i Diritti Umani (Mldu), con sede a Parigi, ha dichiarato invece che Khamchan e Vanthong sono stati condannati per non avere rinunciato alla loro fede cristiana. I due facevano parte di un gruppo di 11 fedeli arrestati il 27 marzo scorso - durante il week-end di Pasqua - in un villaggio della provincia di Savannakhet, nel sud del Paese. Il gruppo era stato incarcerato nella prigione di Muang Phine. Gli altri 9 sarebbero stati rilasciati per avere rinunciato ufficialmente alla propria fede.
Il Laos è governato dal 1975 da un regime comunista. Nel 1991 è iniziato un processo di relativa democratizzazione. La costituzione sancisce la libertà di culto, ma la pratica religiosa deve rimanere nei parametri fissati dal governo. Secondo il Rapporto 2005 di Aiuto alla Chiesa che Soffre, i buddisti sono il 48,8%, gli animisti il 41,7%, mentre i cristiani sono il 2,1%. I cattolici, molti di origine vietnamita, vivono nelle zone centro-meridionali. I protestanti, appartenenti alla Chiesa Evangelica del Laos e alla Chiesa Avventista del Settimo Giorno, sono sparsi in tutto il Paese.