La torcia a Parigi fra proteste e enormi misure di sicurezza
Parigi (AsiaNews) – Enormi misure di sicurezza sono previste oggi per il percorso della torcia olimpica a Parigi, dopo gli scontri avvenuti ieri a Londra fra manifestanti critici della Cina e la polizia. Le forze dell’ordine francesi hanno pianificato la sicurezza di almeno 200 metri attorno alla torcia nel viaggio dalla Torre Eiffel fino allo stadio della capitale. I tedofori saranno protetti da 65 poliziotti in moto, 100 vigili del fuoco, oltre a 50 auto, 200 agenti anti-sommossa e decine di altri.
Il “viaggio dell’armonia” della torcia olimpica si sta trasformando in una specie di corsa ad ostacoli. Gruppi di Reporters sans frontieres, che hanno già scosso l’accensione della fiaccola ad Atene, hanno dichiarato che cercheranno di fare oggi alcuni gesti “simbolici e spettacolari”, pur rispettando i Giochi. Riferendosi alle pesanti misure di sicurezza, Roger Menard, che ha partecipato alla contestazione di Atene, ha dichiarato: “I cinesi hanno fatto in modo da far apparire Parigi come piazza Tiananmen. È una vergogna”.
La torcia è giunta nella capitale francese ieri sera tardi, dopo una giornata di fuoco a Londra, dove la polizia ha arrestato 37 persone che han cercato di fermare la torcia e perfino di spegnerla con un estintore. Fra loro gruppi che criticavano la Cina sul Darfur e gruppi di studenti tibetani. La polizia ha cambiato il percorso della torcia, permettendo all’ambasciatore cinese di portare la fiamma olimpica nella Chinatown londinese, fra ali di folla festante. Poi, per ripararla dai manifestanti, la torcia è stata trasferita su un autobus. Fra centinaia di manifestanti contro le violazioni dei diritti umani in Cina, vi era anche un piccolo gruppo di sostenitori che sventolando bandierine cinesi gridavano all’unica Cina.
Le immagini della protesta non si sono viste in Cina. Un dispaccio della Xinhua cita il “vile tentativo” di “un piccolo gruppo di indipendentisti tibetani” che ha tentato di sabotare il viaggio della torcia, che “simbolizza pace, amicizia e progresso”, contro le “decine di migliaia di persone” che hanno “festeggiato l’evento”.
Nei giorni scorsi il presidente Nicolas Sarkozy ha detto di non escludere un possibile boicottaggio della cerimonia di apertura dei Giochi a Pechino. Il ministro francese per i diritti umani, Rama Yade, in un’intervista al quotidiano le Monde (5/4/2008) aveva fatto intendere che Sarkozy pone delle condizioni per la sua partecipazione: un dialogo col Dalai Lama e la liberazione dei prigionieri politici. Ma in seguito ella ha smentito di aver usato la parola “condizioni”.