La sfida dei cristiani di Charsadda: non ci convertiamo, non ce ne andiamo
Nonostante le lettere minatorie ricevute, la comunità cristiana di Charsadda ha deciso di non muoversi dalla zona e di non convertirsi all’Islam. La polizia locale dispiega agenti in uniforme ed in borghese per proteggere le chiese.
Charsadda (AsiaNews) – Nessun cristiano abbandonerà Charsadda, né tanto meno si convertirà all’Islam. La comunità cristiana della zona, a pochi chilometri dalla capitale Islamabad, risponde così alle minacce contenute in alcune lettere consegnate da anonimi estremisti islamici nelle chiese locali, che annunciano la morte agli “infedeli” che non si convertono alla “vera fede musulmana”.
Lo conferma Chaudry Saleem, leader cristiano locale: “Siamo spaventati dalla minaccia, ma nessuna delle oltre 600 famiglie cristiane che vivono qui ha intenzione di cedere”. Inoltre, “la polizia collabora: agenti in uniforme ed in borghese pattugliano la zona e le nostre chiese, mentre sono in corso le indagini per cercare di capire chi c’è dietro alla lettera”.
Per il capo della polizia locale, questa “è stata scritta in urdu, ma lo stile ed i contenuti sono alquanto rozzi. Non credo che gli autori siano talebani: loro sono molto più sofisticati in questo genere di cose”.
Il presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance, Shahbaz Bhatti, ha visitato la zona con alcuni membri dell’organizzazione ed ha richiesto alle autorità locali “il massimo impegno per garantire la sicurezza nella zona”, già da tempo nel mirino degli estremisti.
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