La settima edizione del Colloquio europeo dei cattolici sulla Cina
Milano (AsiaNews) La situazione della Chiesa cattolica cinese e le sue prospettive, anche alla luce della politica religiosa governativa e dell'evoluzione dei rapporti con il Vaticano: aggiornare gli schemi di lettura di tale complessa realtà è lo scopo del Colloquio europeo dei cattolici sulla Cina, che si apre oggi a Villa Sacro Cuore di Triuggio (Milano) per chiudersi domenica mattina.
Il Colloquio - organizzato quest'anno dal Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), presente dal lontano 1858 con i suoi missionari in territorio cinese vedrà radunati attorno al tema "25 anni di incontri con la Chiesa in Cina: una valutazione, guardando al futuro", esperti e studiosi da diverse parti del mondo: Europa, Stati Uniti, Taiwan, Hong Kong e Cina continentale.
Giunto alla settima edizione, il Colloquio - per coincidenza del tutto fortuita cade in concomitanza col trentesimo anniversario della morte di Mao Zedong (9 settembre 1976). Proprio mentre Mao diventava un mito in Occidente, dalla Cina le notizie degli effetti devastanti dell'estremismo maoista arrivavano col contagocce e in modo assolutamente frammentario. Un anziano missionario ricorda: "Quando con un gruppo di amici ci si ritrovò a Roma nel gennaio 1970, le domande sul futuro del cristianesimo in Cina rimanevano senza risposta. Dovevano passare ancora parecchi anni per avere le prime, timide, testimonianze sulla sopravvivenza della fede nell'immenso Paese. Fu così che si concretizzò un primo incontro internazionale di riflessione sulla Cina (Lovanio 1974), promosso dal Centro di documentazione cattolica 'Pro Mundi Vita' di Lovanio in collaborazione col Centro studi luterano di Ginevra".
Dall'epoca maoista ad oggi la situazione in Cina è completamente cambiata, sebbene ancora di tanto in tanto - si abbiano notizie di pesanti limitazioni alla libertà religiosa (arresti e detenzione di vescovi, preti, laici ). C'è bisogno, quindi, di aggiornare gli schemi di lettura della situazione, adeguandoli il più possibile a una realtà in movimento. È lo scopo del Colloquio che, nelle sue diverse edizioni a cadenza regolare, è diventato un appuntamento col quale le Chiese europee manifestano la loro sensibilità e vicinanza per la «Chiesa sorella» di Cina.
Il Colloquio di Triuggio al quale si partecipa solo su invito si apre oggi pomeriggio alle 17.30 con il saluto del vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Milano, monsignor Angelo Mascheroni, il discorso introduttivo di monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e un ricordo dell'on. Vittorino Colombo, grande tessitore dei rapporti Roma-Pechino, curato da padre Angelo Lazzarotto, missionario del Pime.