La sconfitta al talent show e la fede in Cristo
Colombo (AsiaNews) - "Una delusione può trasformarsi in opportunità ben più grandi, ma l'ho capito solo grazie alla mia fede in Cristo". Deepa Luxmi Sharma è una tamil cattolica di 21 anni, che lavora in banca e ha un grande talento naturale: suona l'organo e canta molto bene, pur non avendo mai seguito una lezione di musica. Così, ha deciso di partecipare al Derana Dream Star, talent show musicale molto popolare in Sri Lanka. Purtroppo, non ha ricevuto voti sufficienti da parte del pubblico, ed è stata esclusa dalla rosa finale dei concorrenti. Invece di buttarsi giù come molti altri eliminati, Deepa ha iniziato a chiedersi se era davvero quella la strada scelta per lei da Gesù. Adesso, ogni fine settimana da Colombo - dove lavora - torna nel suo villaggio d'origine a Kandy, per suonare l'organo e cantare durante la messa.
Ogni anno più di un milione di persone tenta le selezioni per diventare la nuova "Derana Dream Star". Creato dalla nota emittente televisiva Derana TV, il programma dura sei mesi. Le selezioni si basano sui voti del pubblico: i candidati che ricevono il maggior numero di sms, possono andare avanti e sperare di diventare uno dei 48 concorrenti. A differenza di altri talent show, per cercare di guadagnare più voti, i partecipanti possono farsi pubblicità, attraverso manifesti, volantini, video su internet o addirittura esibizioni dal vivo.
Per Deepa invece si è trattata di un'esperienza diversa: "Lavoro alla Sampath Bank di Colombo, e non ho avuto molto tempo per preparami. In più, non ho speso molti soldi per farmi pubblicità. Come me, c'erano altri sei concorrenti originari di Kandy: pensare di tappezzare il distretto con le mie foto per farmi votare, mi sembrava scorretto, un creare una competizione nella competizione. Quindi l'ho detto solo ai miei parenti e amici".
Quando ha scoperto di essere stata eliminata per mancanza di voti, ammette di essersi sentita triste. Intorno a lei, gli altri ragazzi esclusi dalle selezioni scoppiavano in pianti disperati. "Sembrava - ricorda - che avessero perso ogni cosa. All'inizio, temevo soprattutto di aver deluso mia madre e mia sorella più piccola. Sapevo che loro riponevano grandi speranze in me. Ma al tempo stesso pensavo che no, che forse Gesù voleva che io seguissi un altro percorso... Ho capito che la mia sconfitta era una vittoria per Cristo". E oggi, quando ogni domenica torna a Kandy per suonare l'organo nella sua chiesa, "capisco che tutta la mia esperienza è stata un dono di Dio".
"Quando era piccola - racconta la madre, Ramani Sharma -, Deepa si è ammalata ed è diventata sorda da un orecchio. Con il tempo ha riacquistato l'udito, e solo allora ha iniziato a suonare l'organo. Riusciva a sentire, e pur non conoscendo le note seguiva il suono che le sue dita producevano. Se mi guardo indietro, tutta la sua vita mi sembra un miracolo di Dio".