La scalata al potere di Ichiro Ozawa: lo "shogun-ombra"
Tokyo (AsiaNews) - Il 26 aprile il tribunale di Tokyo ha assolto per insufficienza di prove Ichiro Ozawa (69 anni), presidente del Partito democratico del Giappone, circa un presunto coinvolgimento del suo gruppo politico, Rikuzan-kai, nell'acquisto nel 2004 di un terreno per la costruzione di un dormitorio: per tale acquisto il gruppo aveva ricevuto da Ozawa 400 milioni di yen proveniente dai suoi fondi politici senza indicarne la cifra e la provenienza come esige la legge. I documenti risultavano falsificati.
Nel gennaio dell'anno scorso il pubblico ministero aveva incriminato Ozawa chiedendo una condanna a tre anni di carcere. Ozawa (nella foto) si era dichiarato non colpevole. Precedentemente erano stati condannati tre suoi segretari a pene detentive sospese.
La popolarità di Ozawa è stata messa in evidenza il giorno del processo da una folla di 1800 cittadini che hanno fatto coda per ottenere uno dei 46 posti nella galleria destinatia al pubblico. Fuori della corte decine di sostenitori portavano con manifesti con la foto del politico e la parola "innocente".
La personalità di Ozawa
Nessuno, alleati o nemici, dubita dell'abilità politica di Ozawa: dei quasi 70 anni della sua vita, 43 li ha passati nella Dieta (parlamento).
Nato a Tokyo nel 1942 ha frequentato due eccellenti università: la Keio University e la Nihon University, istituto, quest'ultimo, che ha avuto tra i suoi alunni parecchie persone che poi sono diventate presidenti di rinomate ditte giapponesi.
Nel 1969 alla morte del padre, Saeki, un uomo d'affari fattosi da sè, e parlamentare nelle file del partito liberaldemocratico, Osawa ne ereditò anche la posizione politica. Da allora la sua ascesa non ha avuto interruzioni.
Nel 1985 l'allora presidente del consiglio Yasuhiro Nakasone lo ha nominato ministro degli Esteri e poi, nel 1989, impressionato dalla sua abilità di persuasione anche verso membri dell'opposizione, gli ha offerto la carica di segretario generale del LDP (Liberal Democratic Party), allora partito di maggioranza governativa.
All'inizio degli anni '90, Ozawa era già considerato dai media come una delle principali forze politiche della coalizione di governo, ma nel 1993 , con una mossa che ha meravigliato molti, si è separato dal LDP e , dopo un periodo di transizione in partiti minori, è entrato nel Partito democratico del Giappone (DPJ), del quale presto ha raggiunto i vertici come segretario generale, prima, e come presidente, poi.
Nel 2009 l' LDP dopo oltre 50 anni di dominio assoluto nella guida del Paese, ha dovuto cedere il governo a una coalizione dominata dal DPJ (Democratic Party of Japan). L'abilità di persuasione di Ozawa, che gli analisti giapponesi chiamano lo "shogun-ombra", sembra sia stato un fattore determinate nello avvicendamento al governo.
Egli, benchè di tendenze conservatrici, non si trattiene dall'assumere posizioni progressiste o nazionaliste, qualora la realtà politica lo richieda. Così nell'agosto del 1997 ha assunto un atteggiamento anti-Usa quando ha detto che la guerra americana in Afganistan non aveva niente a che fare con le Nazioni Unite e con la comunità internazionale, ma nell'ottobre dello stesso anno in un articolo scritto su Sekai, un periodico di sinistra, ha dichiarato che se avesse ottenuto il potere, avrebbe schierato in Afganistan reparti delle Self Defense nazionale (giapponese) come parte delle forze dell'ONU per l'assistenza della sicurezza internazionale, in contraddizione con l'articolo 9 della Costituzione secondo il quale "il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia o all'uso della forza come mezzo per risolvere dispute internazionali", e per ottenere questo scopo"non manterrà mai forze (armate) di terra, di mare e di aria o altro potenziale bellico".
Atteggiamenti anticristiani
Il nazionalismo unilterale di Ozawa lo ha portato ad assumere sentimenti anti-cristiani. Nel novembre del 2009, durante una visita al presidente della Federazione buddista del Giappone, ha detto che "il cristianesimo è una religione esclusivista che tende ad autogiustificarsi" e che " le società europea e americana si sono impantanate a causa del cristianesimo".
L'accusa del 2010 che lo ha portato sul banco degli imputati, avrebbe dovuto frenare, se non arrestare la sua ascesa politica. Al contrario, sembra che sia stata considerata da lui solo come un incidente di percorso. Pur essendo uscito dal partito per non macchiarne la rispettabilità, pare che ne stia facendo un nuovo trampolino di lancio per riprendere l'ascesa.
Intervistato subito dopo il verdetto a lui favorevole, ha detto: "La decisione (del tribunale) di oggi è in linea con quanto ho detto in tutto questo tempo, che cioè non ho cospirato con i miei segretari per fare dichiarazioni false", e ha aggiunto: "Desidero onorare il tribunale per aver agito in modo pratico e onesto e esprimere la mia gratitudine ai miei compagni (di partito) e a tutto il popolo del Giappone per avermi sostenuto fino ad oggi"
Influenza politica della decisione del tribunale
Teoricamente i tre avvocati che hanno svolto il ruolo di pubblico ministero potrebbero appellare contro la sentenza di assoluzione, entro dieci giorni. Ma secondo il quotidiano Yomiuri è improbabile che lo facciano: essi hanno lavorato più di 800 ore per questo processo; inoltre ogni loro intervento è stato considerato attentamente. L'appello imporrebbe loro un ulteriore impegno.
Tuttavia, se a livello del diritto penale, la vicenda può dirsi conclusa, a livello politico, invece, sembra che sia iniziata un nuova vicenda che potrebbe minare la stabilità politica del Giappone, e cioè lo scontro politico tra il primo ministro Yoshihiko Noda , che è anche presidente del DPJ e l'assolto Ichiro Ozawa, un colosso nella strategia politica interna e internazionale. Noda sta promuovendo un disegno di legge per l'aumento al 10% della tassa sui consumi che sarà presto presentata alla Dieta (parlamento) per l'approvazione. Senza questo aumento il governo non avrebbe il denaro sufficiente per sostenere la sicurezza sociale. Osawa è decisamente contrario a tale aumento.
È vero che Osawa è uscito dal partito dopo l'imputazione giuridica, ma è anche vero che, ora, può facilmente ritornarvi. Lo stesso segretario del DPJ ne ha indicato la possibilita. La conseguenza sarebbe l'indebolimento del governo perchè e noto a tutti che Ozawa da sempre mira alla carica di primo ministro. L'assoluzione del tribunale ha rimosso il masso che ne ostacolava la sua ascesa.