La produzione industriale giapponese cresce ad aprile del 5,2%, un record da 56 anni
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – La produzione industriale giapponese cresce del 5,2% ad aprile, un record da 56 anni, e si prevede un ulteriore recupero per maggio e giugno. Anche se gli economisti mostrano ottimismo, occorrerà comunque tempo perché ci sia un’effettiva ripresa dell’economia, con il tasso di disoccupazione cresciuto al 5% (massimo dal 2003) e i consumi interni in diminuzione.
Il maggior recupero è avvenuto nelle industrie di componenti elettriche, prodotti chimici e forniture del settore trasporti. Il ministro per l’Economia, il commercio e l’industria ora prevede ulteriori aumenti della produzione dell’8,8% a maggio e del 2,7% a giugno. Dati peraltro basati sulla fiducia che l’intera economia mondiale sia in ripresa e che, quindi, prosegua l’incremento dell’esportazione giapponese, cresciuta ad aprile dopo mesi di declino.
L’aumento arriva dopo che nei mesi scorsi le ditte giapponesi, sotto la massima pressione recessiva, hanno tagliato posti di lavoro e rallentato la produzione per ridurre al minimo i costi. Ad esempio, i costi per l’innovazione sono scesi del 2,7% ad aprile. Ma questo ha molto colpito le economie familiari, con 3,46 milioni di disoccupati secondo i dati ufficiali. I consumi delle famiglie sono scesi dell’1,3% ad aprile rispetto a un anno prima. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato nel mese una diminuzione, seppure solo dello 0,1%, ma si prevede un’ulteriore declino dello 0,7% a maggio. Sintomi che la ripresa effettiva appare ancora lontana e che l’aumento della produzione va soprattutto collegato a una stabilizzazione dei mercati mondiali, dopo il forte pessimismo dei mesi scorsi.
L’economista Chiwoong Lee prevede che la disoccupazione crescerà ancora per il 2009 e il 2010 fino al 6% e che la diminuzione dei consumi e la perdita di posti di lavoro finirà per avere effetti diretti anche sulla produzione. Proprio questa settimana la ditta Nikon, leader per gli apparecchi fotografici, ha detto che taglierà altri 1.000 posti di lavoro.
Anche Yasunari Ueno, economista capo della Mizuho Securities Co. a Tokyo, ha predicato prudenza e ha previsto che “l’economia resterà a un livello basso e ci saranno molti alti e bassi fino alla seconda metà del 2010”.
Altri esperti notano che questi miglioramenti sono anche conseguenza dei forti finanziamenti per 15.400 miliardi di yen (circa 113 miliardi di euro) deliberati dal governo giapponese per sostenere la produzione e il consumo interno.