La prima volta di Xi Jinping: incontro con Panetta per collaborazione militare
Pechino (AsiaNews) - Dopo quasi due settimane di assenza, il vice presidente Xi Jinping è riapparso al suo primo incontro di alto livello con Leon Panetta, segretario Usa alla difesa. A tema una più stretta collaborazione militare, mentre cresce la presenza Usa nel Pacifico. Intanto la Cina ha acquistato ancora buoni del tesoro Usa arrivando a possedere 1150 miliardi di dollari.
Xi Jinping ha incontrato il suo ospite nella cornice della Grande Sala del popolo, fra candelieri e poltrone. Nelle scorse settimane, il quasi sicuro successore di Hu Jintao alla presidenza e alla segreteria del Partito, aveva cancellato diversi incontri con leader di Paesi stranieri, facendo nascere ondate di voci su sue possibili gravi malattie o sulla durezza della lotta interna al Partito. Quest'oggi è apparso sano e rilassato.
Panetta è giunto a Pechino per spingere a un rafforzamento dei legami fra Cina e Usa, "le due grandi nazioni del Pacifico", soprattutto nel campo militare. Come segno di amicizia egli ha annunciato che gli Stati Uniti inviteranno una nave cinese a partecipare alle esercitazioni navali che si terranno nel 2014 nel mare delle Hawaii.
La visita di Panetta a Pechino è parte di un viaggio di una settimana, che include anche Giappone e Nuova Zelanda. Esso mira a potenziare la presenza delle forze Usa nella regione. Sebbene diversi Paesi guardano alla presenza Usa come un deterrente verso le mire espansionistiche cinesi, Panetta ha sottolineato che l'incremento di personale militare Usa nel Pacifico non è dettato dal voler contenere Pechino, ma "dall'impegnare la Cina ed espandere il suo ruolo nel Pacifico". "È creare - ha ribadito - un nuovo modello nelle relazioni fra le nostre due potenze del Pacifico".
Panetta è giunto a Pechino proprio mentre cresce la tensione fra Cina e Giappone per la sovranità delle isole Diaoyu/Senkaku. IL segretario Usa alla difesa ha richiamato alla calma suggerendo di risolvere la disputa "pacificamente, senza uso della forza" e seguendo "principi di base" che comprendono il libero commercio, l'ubbidire alle leggi (internazionali), il libero accesso alle vie marittime. Egli ha anche mostrato che l'egemonia Usa nel Pacifico negli ultimi 60 anni ha garantito lo sviluppo di tutti, anche della Cina.
La Cina però non è soddisfatta per alcuni diritti di navigazione e per alcune rivendicazioni di sovranità non solo per le Diaoyu, ma anche per le isole Spratly.
In compenso, Pechino ha accresciuto la sua leadership come padrone del debito Usa. In luglio essa ha acquistato ancora 2,6 miliardi di dollari in buoni del tesoro degli Stati Uniti, arrivando a una quota di 1150 miliardi di dollari. Da tre mesi la Cina non acquistava buoni del tesoro. Secondo dati del Dipartimento del commercio Usa, solo in luglio Pechino ha registrato un surplus commerciale verso gli Stati Uniti di 29,4 miliardi di dollari. In previsione, il surplus per un anno sarà di 174,4 miliardi.