La popolazione dello Sri Lanka in aiuto di quella birmana
Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Il governo dello Sri Lanka prevede di mandare circa 20 tonnellate di aiuti materiali al Myanmar flagellato dal ciclone Nargis e chiede alla popolazione di contribuire donando alimenti e vestiti. Il monaco buddista Ven. Madhuluwawe Sobitha Thero invita a portare gli aiuti presso i templi, durante le celebrazioni di Vesak che iniziano il 20 maggio.
Lakshman Yapa Abeywadena, ministro ai Media, ha ricordato ieri la “stretta amicizia” che unisce i due Paesi. “Quando i ribelli Tigri Tamil hanno assalito il Dalada Maligawa [nella foto: tempio nella città di Kandy, capitale dei re cingalesi fino al 1815, molto venerato perché contiene l’unica reliquia del Buddha, un suo dente, ma oggetto di un sanguinoso attacco suicida delle Tigri il 25 gennaio 1998], il governo e il popolo birmano ci hanno aiutato a ricostruirlo e a migliorare la Ruwanweliseya Chudamanikya [costruzione con funzioni di reliquario nei tempi buddisti]”.
Il 2 maggio il ciclone ha devastato centinaia di villaggi in 5 province del Myanmar, causando circa 40mila morti accertati, che si teme salgano a oltre 100mila. Nello Sri Lanka molti monaci buddisti si sono subito attivati per raccogliere aiuti per i superstiti, bisognosi di tutto, e il governo aiuterà l’invio degli aiuti. E’ un aiuto ancora più significativo perché lo Sri Lanka non è un Paese ricco.
Il monaco Seewali Thero si aspetta donazioni anche da ditte e fabbriche, come pure raccolte presso le scuole. “Il governo norvegese – aggiunge – dopo un proficuo colloquio tra il suo ambasciatore e il ministro al Turismo Milinda Moragoda, ci ha donato 100mila dollari e i biglietti aerei” per portare gli aiuti. Una speciale commissione di monaci provvede a dirigere la raccolta degli aiuti e a coordinarsi con le autorità.