La polizia turca lancia gas lacrimogeni contro le vittime del terremoto
Gli agenti antisommossa hanno sparato anche spray al pepe contro circa 200 manifestanti che si lamentavano per la situazione dei soccorsi statali. Mancano le tende, mentre la temperatura si avvicina allo zero. Salvate 28 persone dalle macerie.
Van (AsiaNews/Agenzie) – La polizia antisommossa ha sparato gas lacrimogeni, e usato i manganelli contro una folla di manifestanti infuriati contro la situazione dei soccorsi statali dopo il secondo terremoto in tre settimane nella zona orientale della Turchia. Quest'ultimo sisma ha ucciso almeno 12 persone nella città di Van. Le squadre di soccorso stanno cercando sopravvissuti dopo che le scosse di potenza 5.7 della scala Richter hanno distrutto case e sparso il terrore nella popolazione, ancora in rifugi di fortuna dopo il terremoto del 23 ottobre. (24/10/2011 Sisma in Turchia: 217 i morti finora; si temono oltre 1000 vittime).
Migliaia di famiglie stanno vivendo in accampamenti di fortuna, mentre la temperatura si avvicina ogni notte allo zero. Il governo sostiene che ci sono tende a sufficienza per tutti coloro che ne hanno bisogno. Circa 200 persone hanno inscenato una dimostrazione vicino a due hotel del centro di Van che sono crollati durante l’ultimo terremoto, chiedendo le dimissioni del governatore provinciale.
I manifestanti protestavano contro la distribuzione ineguale dei soccorsi e dei rifugi. “Come si può gettare dello spray al pepe su gente che ha già sofferto cosi tanto? La mia famiglia sta gelando. C’è chi ha preso cinque tende, chi ne ha prese 10, e altri che non ne hanno affatto. Questo è ingiusto”, ha dichiarato uno dei manifestanti.
Il vice primo ministro Besir Atalay ha esortato la gente ad abbandonare i rifugi improvvisati e a dormire nelle tende. “Stiamo preparando l’organizzazione per la distribuzione di più tende”, ha assicurato. Nel frattempo le squadre di soccorso hanno estratto dalle macerie di un hotel 28 persone. Due di esse, fra cui un bimbo di 16 mesi, sono state trasferite in aereo-ambulanza ad Ankara. Fra le persone salvate c’è una giapponese, Miyuki Konnai, di 32 anni, che è stata estratta ferita dai detriti dell’hotel Bayram; fa parte di una squadra di aiuto inviata dal Giappone a Van. Un medico giapponese dello stesso team ha perso la vita nel disastro.
Migliaia di famiglie stanno vivendo in accampamenti di fortuna, mentre la temperatura si avvicina ogni notte allo zero. Il governo sostiene che ci sono tende a sufficienza per tutti coloro che ne hanno bisogno. Circa 200 persone hanno inscenato una dimostrazione vicino a due hotel del centro di Van che sono crollati durante l’ultimo terremoto, chiedendo le dimissioni del governatore provinciale.
I manifestanti protestavano contro la distribuzione ineguale dei soccorsi e dei rifugi. “Come si può gettare dello spray al pepe su gente che ha già sofferto cosi tanto? La mia famiglia sta gelando. C’è chi ha preso cinque tende, chi ne ha prese 10, e altri che non ne hanno affatto. Questo è ingiusto”, ha dichiarato uno dei manifestanti.
Il vice primo ministro Besir Atalay ha esortato la gente ad abbandonare i rifugi improvvisati e a dormire nelle tende. “Stiamo preparando l’organizzazione per la distribuzione di più tende”, ha assicurato. Nel frattempo le squadre di soccorso hanno estratto dalle macerie di un hotel 28 persone. Due di esse, fra cui un bimbo di 16 mesi, sono state trasferite in aereo-ambulanza ad Ankara. Fra le persone salvate c’è una giapponese, Miyuki Konnai, di 32 anni, che è stata estratta ferita dai detriti dell’hotel Bayram; fa parte di una squadra di aiuto inviata dal Giappone a Van. Un medico giapponese dello stesso team ha perso la vita nel disastro.
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