08/09/2008, 00.00
ISRAELE
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La polizia israeliana raccomanda la messa in accusa del premier Olmert

Polemici i legali del primo ministro che ricordano una presa di posizione della Corte suprema contro l’abitudine di diffondere i risultati delle indagini. Haaretz parla di operazione “accuratamente preparata”.
Gerusalemme (AsiaNews) – Era previsto, e quindi l’annuncio che la polizia israeliana raccomanda la messa in accusa del premier Ehud Olmert per questioni di corruzione e abuso di fiducia, non sta suscitando grandissime polemiche. Di fatto la polizia chiede che il procuratore generale Menahem Mazuz muova al primo ministro accuse relative a due dei casi per i quali è stato inquisito: si tratta dei cosiddetti “Rishon Tours” – il premier avrebbe portato la famiglia in vacanza a spese dello Stato – e “Talansky affair”, egli avrebbe illegalmente ricevuto per 15 anni finanziamenti dal finanziere ebreo americano Morris Talansky.
 
Oggi, la Radio delle forze armate ha diffuso la notizia che si vorrebbe l’incriminazione anche di Uri Messer, già partner economico del premier.
 
Nel silenzio di Olmert, sono stati i suoi legali ad avere spunti polemici. Essi hanno evidenziato come le raccomandazioni della polizia non hanno valore assoluto, visto che la decisione di incriminare spetta solo al procuratore generale ed hanno ricordato una dichiarazione della Corte suprema contro l’abitudine di mettere in circolazione i risultati delle indagini. ”La polizia – secondo Amir Dan, consigliere per la stampa di Olmert - non aveva scelta, visto che ha fatto cadere un primo ministro in carica”.
 
La mossa della polizia, secondo Haaretz, anche se non accelera il ritiro di Olmert, già annunciato, è stata “accuratamente preparata” ed in modo “non del tutto sorprendente”. Il quotidiano progressista israeliano evidenzia in particolare come, sebbene la decisione della polizia fosse stata presa nel pomeriggio, la notizia è stata diffusa alle otto di sera, all’ora di maggior ascolto televisivo.
 
Da parte sua il conservatore Jerusalem Post riporta l’affermazione di una “fonte vicina” ad Olmert, secondo la quale il premier rimarrà in carica anche se il procuratore generale decidesse di incriminarlo. “Olmert – secondo tale fonte – vuole restare primo ministro fino alla formazione di un nuovo governo, sia in caso di elezioni politiche, sia nel caso che esso sia formato da chiunque vinca le primarie di Kadima”.
 
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