La missione, l’umiltà e lo studio di p. Vito Perniola, da 75 anni in Sri Lanka
P. Perniola ha raccolto gli incontri e le esperienze della propria vita in sette libretti, pubblicati in inglese e singalese. Martin Costa, fondatore e presidente dell’istituto per bambini di strada “Purnodaya”, spiega che questo è un modo per “nutrire e condurre il lettore a una relazione più profonda con Dio, per aiutare le persone a superare le difficoltà che ogni essere umano affronta giorno dopo giorno”. “È un faro, un pilastro per la Chiesa e per i laici – continua – e io ringrazio Dio per aver donato al mondo una persona come p. Perniola”.
Per Nimal Ignatius Perera, segretario nazionale della Piccola comunità cristiana (Asipa) ed ex gesuita, il missionario è una persona “solida ma gentile, dal cuore grande e in profonda comunione col Signore”. L’uomo ha conosciuto il sacerdote quando era in comunità a Wattala, dal 1976 al 1979. Lo definisce “un uomo dal carisma speciale, capace di riconoscere la volontà di Dio e guidare quelli che cercano il suo aiuto e i suoi consigli”.
Il gesuita ha dedicato buona parte della sua missione anche allo studio e alla ricerca. Laureato in filosofia e teologia alla facoltà di Studi ecclesiastici, ha conseguito un dottorato in linguistica presso l’università di Pune (Stato del Maharashtra, India). L’università di Londra inoltre, gli ha conferito una laurea honoris causa in lingue indo-ariane. Tuttavia, secondo p. Reid Shelton Fernando, attivista per i diritti umani e analista politico, “è un peccato che la sua stessa comunità e i leader della Chiesa non abbiano prestato molta attenzione ai suoi lavori. Invece i suoi libri indicano una vasta esperienza, l’incontro con il Signore. Egli rimarrà sempre, per noi preti, un esempio da imitare”.
Il prossimo 21 novembre, p. Vito Perniola festeggerà il suo 68° anno di sacerdozio.10/04/2019 13:27