La maggioranza dei palestinesi vuole elezioni politiche anticipate
Un sondaggio evidenzia un giudizio maggiormente positivo per l'operato di Abbas che per l'azione di Haniyeh. Il 91% contrario all'idea di attaccare le chiese cristiane in reazione alle parole di Benedetto XVI sull'islam, anche se il 7.9% si è detto a favore.
Gerusalemme (AsiaNews) - La maggioranza dei palestinesi contesta la posizione del governo di Hamas di rifiutare le condizioni poste dal Quartetto (Onu, Ue, Usa e Russia) per una soluzione della situazione della regione, è a favore di elezioni politiche anticipate, vede positivamente un incontro tra il presidente del'Anp, Mahmoud Abbas, ed il premier israeliano Ehud Olmert, giudica in modo più positivo l'azione svolta da Abbas rispetto a quella di Haniyeh, ma continua a ritenere il capo del governo l'uomo politico più affidabile. Sono questi alcuni dei risultati, resi noti oggi ed inviati ad AsiaNews, di un'indagine condotta dal Palestinian Center for Public Opinion (PCPO), un centro indipendente che dal 1994 studia l'opinione pubblica palestinese, diretto da Nabil Kukali, cristiano, che è anche professore alla Hebron University, in Cisgiordania.
L'inchiesta ha anche mostrato che la stragrande maggioranza dei palestinesi (91%) è contraria all'idea di attaccare le chiese cristiane in reazione alle parole di Benedetto XVI sull'islam, anche se il 7.9% si è detto a favore.
Il risultato più significativo dell'indagine, secondo Kukali, è il giudizio della maggioranza dei palestinesi (il 52,7%) sul rifiuto del governo di accettare le condizioni del Quartetto, insieme al fatto che il 61,4% è a favore di un incontro tra Abbas e Olmert.
Indicativo è anche il raffronto tra le risposte date ad identiche domande riguardanti la valutazione del comportamento di Abbas e di Haniyeh. Il president del'Anp ottiene in 14,3% di "molto buono" ed un 31,6% di buono, per un totale del 45,9% di giudizi positivi, accanto ad un 24,6% di mediocre ed un 28,3% di valutazioni a vario titolo negative. Il capo del governo ha un 17,5% di "molto buono", un 22,5% di buono (per un totale di giudizi variamente positivi pari al 40,0%), con il 26,2% di mediocre ed il 32,0% di valutazioni negative.
Un riscontro del giudizio su Abbas può essere visto nel fatto che la larga maggioranza (61,8%) dei palestinesi si dice contraria allo scioglimento dell'Autorità nazionale palestinese - a fronte del 35,5% che è favorevole - mentre una praticamente identica maggioranza (65,2%) giudica positivamente l'eventuale scioglimento delle forze del Ministero degli interni, che fanno riferimento al governo di Hamas.
In questo quadro, anche se non è stata richiesta alcuna eventuale intenzione di voto, la bilancia sembra pendere per il Fatah di Abbas in caso di elezioni politiche anticipate, "fortemente a favore" delle quali è il 37,1% degli intervistati, che con il 20,4% che è "abbastanza a favore", fa una solida maggioranza del 57,5%, contro il 40,8% che è a vario titolo contro il voto anticipato. Ad una identica domanda su elezioni anticipate per il rinnovo della presidenza dell'Anp, invece, è favorevole solo il 42,5%, a fronte di un 54,7% di contrari.
L'attuale capo del governo, Ismael Haniyeh, resta però l'uomo che raccoglie il maggior numero di consensi quale candidato premier per un prossimo governo. Ad una domanda che non indicava nomi per le possibili risposte, Haniyeh con il 30,1% delle indicazioni appare largamente il primo della ventina di nomi fatti, visto che il secondo indicato, Mohammad Dahlan, ha solo il 10,8% ed il terzo Marwan Bargouthi, il 7,2%.