La fossa dei dinosauri nel deserto di Gobi
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Da ieri sono esposte a Hohhot, nella Mongolia interna, due esemplari di sinornithomimus, animali preistorici di 90 milioni anni fa simili agli struzzi. I fossili sono stati scoperti nel 2001 da un gruppo cinese-statunitense di paleontologi nella zona del deserto di Gobi. Gli esemplari, tipo uccelli a due zampe, sono alti circa 120 cm.
La scoperta è stata eccezionale perché in un unico luogo sono stati trovati fino a 25 scheletri molto ben conservati. Gli scienziati ipotizzano che il gruppo di sinornithomimu era formato da specie giovani che sono rimasti bloccati nel fango di un lago senza potere più liberarsi. È probabile che il lago si stesse prosciugando e che il gruppo di giovani uccelli sia rimasto intrappolato e poi sommerso dall’acqua. Ciò ha garantito la loro ottima conservazione, sebbene gli scienziati suppongono che le loro carcasse siano state mangiate da altri animali. Vicino alle loro ossa sono stati trovati anche scheletri di animali simili ai granchi.
Paul Sereno, professore all’università di Chicago, uno del gruppo degli scopritori, intervistato da Ap, paragona la scoperta a quella degli scavi di Pompei.
Le ossa dei sinornithomimus (“imitatore degli uccelli cinesi”) sono state avvistate per la prima volta nel 1978 da un geologo cinese, ma solo nel ’98 un gruppo sino-giapponese ha cominciato gli scavi. Nel 2001 i ricercatori hanno portato alla luce la fossa dei 25 scheletri. Essi sono stati portati all’università di Chicago per preservarli e studiarli e torneranno tutti in Cina entro la fine dell’anno.
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