La fede in Maria, sopravvissuta alla bomba atomica
Nagasaki (AsiaNews) Le funzioni legate all'Assunzione, la preghiera per la pace e il ricordo dei defunti saranno i nodi che uniranno tutto il Giappone domenica prossima. Il 15 agosto, infatti, anniversario della fine della seconda guerra mondiale, i cattolici festeggiano Maria assunta in cielo, mentre per i buddisti ricorre il giorno dei defunti .
La necessità di pregare per "il risveglio interiore dell'uomo moderno", affinché "in Dio l'umanità possa trovare la pace", sono i motivi che domenica porteranno il Papa a Lourdes e che in Giappone assumono un significato particolare. A Nagasaki, dal 9 agosto 1945, quando l'esplosione atomica uccise 73.884 persone, i fedeli di ogni credo pregano per la pace. Quella stessa bomba provocò anche la distruzione della cattedrale più grande in estremo oriente, quella di Urakami dedicata all'Immacolata Concezione. "In quell'esplosione sono morti 8.500 cristiani ricorda ad AsiaNews l'Arcivescovo di Nagasaki, mons. Joseph Takami Mitsuaki l'unica 'sopravvissuta' possiamo dire sia stata la fede nella Madonna, a cui soprattutto gli abitanti della città sono molto devoti".
La metafora trova la sua spiegazione nella storia. Nella cappella della cattedrale, infatti, era esposta una statua di Maria, bruciata dalla bomba nel '45. L'immagine, in legno, ispirata ad un dipinto dell'Immacolata dello spagnolo Murillo (1618-1682), arrivava dall'Italia. Alla fine della guerra, un monaco trappista di ritorno a casa, trovò, tra le macerie della chiesa, la testa della statua. Dopo averla tenuta diversi anni nel convento dove risiedeva, a Hokkaido, padre Kaemon Noguchi decise, nel 30° anniversario del bombardamento (1975), di riportare l'immagine a Nagasaki. Qui è esposta all'interno della cattedrale, ricostruita nel 1959.
"Non ci saranno particolari celebrazioni in Giappone legate al pellegrinaggio del Papa a Lourdes - ha detto mons. Takami in pochi tra la comunità cattolica ne sono a conoscenza e forse se ne parlerà solo a fatto compiuto". Lourdes, è però molto sentita soprattutto grazie ai Cavalieri dell'Immacolata, movimento istituito dal santo Massimiliano Kolbe, all'interno dell'ordine francescano e presenti a Nagasaki dal 1931. Il loro convento, chiamato "Città dell'Immacolata" , custodisce un'immagine della Madonna di Lourdes, "meta di numerosi pellegrini soprattutto nei mesi di maggio e ottobre, quando si organizzano processioni e funzioni in onore di Maria", racconta il vescovo. "A Seibo-no-kishi, [il nome del convento in giapponese, ndr], domenica mattina si celebrerà una messa e tutti pregheremo per la pace, sentendoci in questo vicini al Santo Padre", ha concluso mons. Takami.
Tra il 3e il 15 settembre, inoltre, è previsto un pellegrinaggio di alcuni rappresentanti dei Cavalieri dell'Immacolata di Nagasaki, a Lourdes. I frati si uniranno ai confratelli provenienti da tutto il mondo "per rinnovare, nel 150° anniversario del dogma dell'Immacolata Concezione, la consacrazione a Maria, unica via per avvicinarsi a Dio", come spiega il presidente internazionale della Milizia dell'Immacolata, p. Eugenio Malignano.
Nella diocesi di Nagasaki, su 1.532.235 abitanti i cattolici sono circa 68.800.