La crisi economica è costata agli arabi 2.500 miliardi di dollari
I sei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo hanno rinviato o soppresso il 60 per cento dei loro progetti di sviluppo. Si apre oggi in Kuwait il primo vertice economico che riunisce 22 Stati arabi.
Kuwait City (AsiaNews) – La crisi economica mondiale è costata agli investitori arabi 2500 miliardi di dollari di perdite ed il blocco o il rinvio del 60% dei progetti di sviluppo negli Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar). Il dato è stato fornito dal ministro degli esteri del Kuwait, Sheikh Mohammad al-Sabah, il Paese del quale che da oggi ospita un summit economico arabo. “In quattro mesi – ha dichiarato – il mondo arabo ha perso 2500 miliardi di dollari”.
A causa della situazione economica, ha aggiunto, i sei Paesi del GCC hanno inoltre “posposto o cancellato” il 60 per cento dei loro progetti di sviluppo.
La crisi viene dunque esaminata oggi e domani dai leader di 22 Paesi arabi in quello che è il loro primo summit economico. Il quadro parla di una perdita che è all’incirca del 40% del valore degli investimenti arabi all’estero. Le perdite di borsa sono costate 600 miliardi di dollari, mentre gli investitori arabi sono stati colpiti anche dalla discesa degli introiti petroliferi, dalla perdita di valore degli investimenti terrieri e da altre ripercussioni della crisi globale.
All’ordine del giorno dell’incontro ci sarà anche la questione degli aiuti per la ricostruzione di Gaza.
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