La Siria “rigetta totalmente” l’appello della Lega Araba
I ministri degli Esteri arabi riuniti al Cairo hanno chiesto ad Assad di fermare “immediatamente” lo spargimento di sangue. La Lega araba chiede a Damasco di intavolare un dialogo con il popolo; solo dopo invierà una missione, richiesta dal governo siriano, per l’accertamento dei fatti.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Il rappresentante siriano alla Lega araba, (nella foto) insieme a quello del Libano, hanno dichiarato che Damasco e Beirut “rigettano totalmente” il comunicato emesso al termine della riunione dei ministri degli Esteri della Lega araba. La dichiarazione dell'organismo sovranazionale chiedeva al governo siriano di fermare “immediatamente” la repressione sanguinosa in corso nel Paese.La Lega araba ha inoltre avvisato Damasco che fino a quando non sostituirà le armi con il dialogo, non invierà nel Paese una missione per accertare i fatti, come richiesto dal governo di Assad.
Sabato 10 settembre il segretario generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi si era recato a Damasco per incontrare il presidente siriano Bashar al-Assad, e aveva affermato di aver concordato con lui una serie di misure, presentate alla riunione dei ministri degli Esteri al Cairo. Il ministro degli esteri del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim al-Thani ha dichiarato che la Siria deve fermare la sua “macchina assassina” e ritirare l’esercito dalle città.
“Non possiamo accettare questo meccanismo omicida. Non possiamo permettere che la gente venga uccisa così. L’esercito deve ritirarsi dalle città, così che si possa parlare di un dialogo fra il governo e il popolo”, ha dichiarato. Secondo le fonti degli attivisti siriani, ieri ci sono stati nuovi raid della sicurezza nei dintorni di Damasco, vicino a Homs, e a Deir ez-Zor, nell’estremo est del Paese.
Sabato 10 settembre il segretario generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi si era recato a Damasco per incontrare il presidente siriano Bashar al-Assad, e aveva affermato di aver concordato con lui una serie di misure, presentate alla riunione dei ministri degli Esteri al Cairo. Il ministro degli esteri del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim al-Thani ha dichiarato che la Siria deve fermare la sua “macchina assassina” e ritirare l’esercito dalle città.
“Non possiamo accettare questo meccanismo omicida. Non possiamo permettere che la gente venga uccisa così. L’esercito deve ritirarsi dalle città, così che si possa parlare di un dialogo fra il governo e il popolo”, ha dichiarato. Secondo le fonti degli attivisti siriani, ieri ci sono stati nuovi raid della sicurezza nei dintorni di Damasco, vicino a Homs, e a Deir ez-Zor, nell’estremo est del Paese.
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