La Sars non è ancora una minaccia, ma potrebbe essersi diffusa nel paese

Pechino (AsiaNews/Agenzie) La nuova esplosione della Sars non costituisce ancora una seria minaccia, ma il virus potrebbe essersi diffuso attraverso la rete ferroviaria del paese. A sostenerlo è Shigeru Omi, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per il Pacifico occidentale, a Manila.

Potenziale veicolo dell'infezione è il ricercatore che dopo aver contratto l'infezione all'Istituto di virologia di Pechino ha viaggiato in treno. "A causa del lungo viaggio non è facile rintracciare tutti i possibili contatti", ha affermato il direttore dell'Agenzia, che ha aggiunto: "non consideriamo ancora la situazione una seria minaccia per la salute pubblica".

Omi ha sostenuto che sono stati commessi "alcuni errori" nelle misure protettive e di sicurezza del laboratorio, criticando le autorità cinesi che non sanno se ci fossero ricercatori stranieri nell'istituto e se abbiano lasciato il paese.

Intanto, sale a più di 600 il numero della persone messe in quarantena, di cui 337 a Pechino e 133 nella provincia orientale di Anhui. "Per il momento la situazione è sotto controllo. È poco probabile che scoppi una nuova epidemia di Sars a Pechino", ha dichiarato Wu Jiang, direttore del dipartimento per il controllo delle malattie infettive del Centro di controllo delle malattie della capitale cinese.

Bob Dietz, portavoce dell'Oms, ha annunciato che 4 esperti dell'Agenzia arriveranno in Cina nei prossimi giorni per fare indagini sui recenti casi di Sars.

Le autorità cinesi temono che possa scoppiare una nuova epidemia di Sars durante la "Settimana d'oro", quando milioni di cinesi si spostano per il paese in occasione della festa del primo maggio. Secondo fonti cinesi, tra il 28 aprile e il 7 maggio, decine di milioni di cinesi viaggeranno in treno. (MR)