30/10/2006, 00.00
RUSSIA - USA
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La Russia primo venditore di armi ai Paesi in via di sviluppo

Cina, India ed Iran i maggiori compratori. Con 7 miliardi di dollari di vendite di armi, Mosca ha soppiantato gli Usa, scesi a 6,2 miliardi, superati, quest'anno, anche dalla Francia che ha realizzato guadagni per 6,3 miliardi di dollari.

Washington (AsiaNews/Agenzie) - La Russia sta cacciando gli Usa dal vertice della vendita di armi ai Paesi in via di sviluppo. È la conclusione alla quale è giunto un rapporto del Servizio di ricerca del Congresso, che mostra come gli Usa hanno perso il loro ruolo di punta come fornitori di armi ai Paesi in via di sviluppo, a favore di Russia e Francia, che stanno prendendo i vantaggi offerti dalla crescita dei prezzi del petrolio. Cina, India ed Iran sono i maggiori compratori.

Gli Usa, secondo il rapporto, fra il 2004 e lo scorso anno sarebbero passati da una quota del 35,4% di tale mercato ad una del 20,5%. Dal punto di vista economico, ciò significa una discesa da 9,4 a 6,2 miliardi di dollari. Al contrario, l'anno scorso la Russia ha guadagnato 7 miliardi di dollari vendendo armi in Asia, Africa e America Latina, con un notevole incremento rispetto ai 5,4 miliardi del 2004. Tale risultato ha spinto la Russia al vertice dei fornitori di armi ai Paesi in via di sviluppo. Al secondo posto di questa classifica c'è la Francia che l'anno scorso ha realizzato 6,3 miliardi di dollari, a fronte di un miliardo nel 2004. Il balzo di Parigi è stato causato dal contratto da 3,5 miliardi di dollari stipulato con l'India per la vendita di sei sommergibili d'assalto "Scorpene".

Lo studio del Congresso sostiene che la politica economica aggressiva del governo francese potrebbe portare entrare in conflitto con gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati, visto che Parigi normalmente antepone i suoi interessi a quelli della Nato. Sulla materia, secondo Richard Grimmett, principale autore del rapporto,  "esistono potenziali dissapori tra gli Usa ed i maggiori Paesi dell'Europa occidentale".

Il raggiungimento del vertice del commercio delle armi da parte della Russia è stato reso possibile dalla crescita dei suoi scambi con i due giganti Cina ed India, oltre che con l'Iran, divenuto un cliente di maggior rilievo, grazie alla crescita dei prezzi del petrolio.

L'anno scorso, la Russia ha venduto all'India 24 sistemi antimissile "SA-19" per 400 milioni di dollari e un sistema di lancio multi-missile "Smerch" per 500 milioni di dollari. Mosca ha anche revisionato un sottomarino diesel indiano per 100 milioni di dollari.

In aggiunta al completamento del suo accordo di lungo termine con la Cina per caccia "Su-27", cacciatorpediniere e sottomarini, la Russia ha anche concordato la vendita di 30 aerei da trasporto  "IL-76TD" ed 8 velivoli per il rifornimento aereo, per oltre un miliardo di dollari.

L'Iran, nel timore di raid aerei degli Stati Uniti contro le sue centrali nucleari sta comprando 29 sistemi di difesa aerea "SA-15 Gauntlet", per un valore di oltre 700 milioni di dollari. Mosca ha anche raggiunto un accordo per l'aggiornamento degli aerei iraniani "Su-24" e "Mig-29", nonché dei carri armati "T-72".

 

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