15/03/2006, 00.00
INDONESIA - USA
Invia ad un amico

La Rice "corteggia" Jakarta, esempio di Islam moderato

Il Segretario di Stato Usa termina oggi la sua visita in Indonesia, alleato principale nel sud est asiatico nella lotta al terrorismo e nella diffusione della democrazia. Presidente indonesiano: migliorare i rapporti tra Occidente e mondo islamico se si vuole evitare scontro di civiltà. Pressioni Usa per  la riforma dell'esercito.

Jakarta (AsiaNews) – Apprezzamenti alla "democrazia" dell'Indonesia, al suo ruolo di leadership nel sud est asiatico e alla sua "politica moderata" sono stati espressi dal Segretario di Stato Usa Condoleeza Rice da ieri in visita a Jakarta. Con il suo viaggio nel più grande Paese musulmano al mondo, la Rice ha cercato di risollevare l'immagine degli Stati Uniti agli occhi delle nazioni islamiche, critiche sull'intervento in Iraq e Afghanistan ed esasperate di recente dalla vicende delle vignette su Maometto.

Ieri in una conferenza stampa con la sua controparte indonesiana, il ministro degli Esteri Hassan Wirajuda, il Segretario di Stato si è detto dispiaciuto dell'incomprensione verso il suo Paese, che invece "ha un grande rispetto per la fede musulmana". Numerose proteste antiamericane hanno preceduto e accompagnato la visita della Rice. Ieri diversi manifestanti davanti all'ambasciata Usa a Jakarta gridavano slogan del tipo "Rice vai all'inferno, dovunque arrivano gli Stati Uniti creano problemi". La Rice, in partenza oggi per l'Australia, ha ribadito la volontà di collaborazione con l'Indonesia nella lotta al terrorismo pur riconoscendo l'"impopolarità" di alcune iniziative americane in politica estera.

In un'accorta mossa politica, il Segretario Usa ha visitato la scuola islamica di Al Makmuriah, tra le più antiche nel centro della capitale. "Penso che l'Indonesia abbia un grande ruolo da giocare come esempio di cosa può fare una società moderata e tollerante" ha detto. Il contrasto implicito è con l'ideologia degli estremisti islamici e del terrorismo, che proprio in Indonesia ha colpito più volte negli ultimi anni. Gli Usa vedono in Jakarta una voce moderata all'interno del mondo islamico e sperano in una positiva influenza anche in Medio Oriente, soprattutto dopo la vittoria di Hamas in Palestina, accolta positivamente dall'Indonesia.

Insieme a Wirajuda la Rice si è poi recata dal presidente Susilo Bambang Yudhoyono, di cui ha lodato l'impegno per la ricostruzione post tsunami e la pace ad Aceh, nella lotta alla corruzione e gli sforzi per convincere il Myanmar a percorrere la strada delle riforme democratiche. Nella sua strategia geopolitica Washington guarda all'Indonesia come alleato chiave nel sudest asiatico non solo contro il terrorismo, ma anche per "diffondere la democrazia" nella regione. Il Paese ha tenuto le sue prime elezioni libere nel 2004 dopo la caduta del dittatore Suharto nel 1998.

Secondo quanto ha riferito il portavoce presidenziale Dino Pati Djalal, nel colloquio di un'ora tra i due Susilo ha inviato l'Occidente a promuovere "salde e buone relazioni" con l'Islam e ad evitare il cosiddetto "scontro di civiltà". La Rice e il presidente indonesiano hanno inoltre discusso sulla necessità di potenziare la collaborazione nell'affrontare l'influenza aviaria e migliorare i rapporti bilaterali dopo il ripristino, lo scorso novembre, dei legami militari. Prima di partire, oggi, il Segretario di Stato Usa ha però chiesto a Jakarta di accelerare le riforme dell'esercito: "Un esercito riformato e efficiente" è nell'interesse di tutti. (MH)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Barack Obama, nessuna crisi con Israele. Ma il fronte arabo si allontana
18/03/2010
Fra Bush e Kerry, Bin Laden suggerisce uno "stile Zapatero"
30/10/2004
Yudhoyono ignora le proteste e vola negli Usa a ricevere il premio pro-diritti umani
28/05/2013
Petraeus: "Il ritiro delle truppe Usa inizierà nel luglio 2009"
04/09/2008
"Nuova pagina" nei rapporti militari tra Indonesia e Stati Uniti
25/11/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”