La Nato conferma il ritiro dall'Afghanistan entro il 2014
Chicago (AsiaNews/Agenzie) - I leader della Nato, riuniti a Chicago, hanno confermato il ritiro delle loro truppe dall'Afghanistan entro la fine del 2014. Dopo quella data non dovrebbero più esserci truppe di combattimento, ma solo addestratori di esercito e polizia afghana.
Il summit Nato doveva mettere d'accordo due visioni: quella della Francia e di altri Paesi, che vogliono lasciare l'Afghanistan entro il 2012 - a causa della crisi economica e dei pochi risultati raggiunti - e quella di rassicurare il Paese ancora in guerra che esso non sarà abbandonato.
La dichiarazione finale dell'incontro sottolinea che la consegna del controllo alle truppe afghane è "irreversibile" e che entro il 2014 le 130 mila truppe Nato saranno riportate a casa. Il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato che gli afghani "non rimarranno da soli".
Il segretario Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha dichiarato che i 4 miliardi di dollari annui, necessari per continuare il training dopo il 2014, sono stati quasi trovati e che la Nato non ha problemi di fondi. Rimane tuttora il problema delle vie di rifornimento dal Pakistan, chiuse dal novembre scorso, dopo che un raid aereo Usa ha ucciso alcuni soldati pakistani. Obama ha avuto un incontro a tu per tu con il presidente Asif Ali Zardari, ma nulla è stato concluso.
Rasmussen ha detto comunque che egli non si aspettava un accordo immediato sulle vie di rifornimento, ma attende una soluzione "quanto prima".
La guerra in Afghanistan, iniziata subito dopo l'attentato delle Torri gemelle a New York, è costata al vita a più di 3mila soldati. A tutt'oggi diverse regioni sono sotto il controllo dei talebani e attacchi terroristi avvengono anche in zone molto protette e controllate dalle truppe Nato. Al presente vi sono 130mila truppe, in maggioranza Usa (99mila). Oltre alla Francia - che vuole riportare a casa i suoi 3500 soldati - vi sono anche l'Australia (con 1500 truppe), la Germania (4500) e la Nuova Zelanda (150).
Fonti di AsiaNews hanno spesso criticato l'intervento della Nato, focalizzato troppo sull'aspetto militare e poco sul miglioramento delle condizioni sociali dell'Afghanistan (v.: 21/05/2012 Nato e Francia: per l'Afghanistan, preoccupatevi della popolazione e delle scuole).