La Madonna di Tewatta accoglie pellegrini e malati per la benedizione
di Melani Manel Perera
Migliaia di pellegrini hanno visitato il Santuario di Nostra Signora di Lanka. Tra loro oltre mille malati. Una tradizione che si ripete da 68 anni e vede la partecipazione di devoti di tutto il Paese, singalesi e tamil, ed anche alcuni buddisti.
Tewatta (AsiaNews) - Erano tutti occupati gli oltre mille posti riservati ai malati sul piazzale del santuario di Nostra Signora di Lanka a Tewatta. Domenica 30 agosto migliaia di pellegrini hanno raggiunto la chiesa per l’annuale Giornata della bendizione dei malati che si celebra da 68 anni. Con loro circa 200 sacerdoti e 150 religiosi, provenienti da tutto il Paese e riuniti nel santuario nazionale per la cerimonia solenne che quest’anno ha avuto per tema: “Riconciliaci e guariscici Signore”.
La recita del rosario in singalese e tamil e la “Preghiera per il Paese” hanno aperto la celebrazione. Durante l’omelia mons. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, (nella foto) ha ricordato ai pellegrini che “il cristiano è una persona che può attraversare con il sorriso anche le lacrime e le tribolazioni”. Invitando i fedeli “a vivere carichi di sentimenti di mitezza e fedeli ai principi morali” ha affermato che proprio la mancanza di questo animo ha portato “il terrore, le armi ed i bagni di sangue vissuti dal Paese dal 1970”.
Alle celebrazioni hanno partecipato anche mons. Joseph Spiteri, nunzio in Sri Lanka, gli arcivescovi emeriti Nicholas Marcus e Oswald Gomis, mons. Thomas Savundaranayagam, vescovo di Jaffna, e mons. Marius Peiris, vescovo Ausiliare di Colombo.
Tra i pellegrini giunti da ogni parte del Paese, molti sono i devoti che visitano il santuario di Tewatta rispettando una tradizione che si tramanda di generazioni. Christy Mihindukulasooriya, pensionato 67enne, spiega ad AsiaNews che la sua famiglia “ha bisogno di vedere e pregare ai piedi di Nostra Signora di Lanka almeno una volta all’anno”. Giunto al santuario la sera prima dell’inizio delle celebrazioni, Mihindukulasooriya è rimasto l’intera giornata a Tewatta prendendo parte a tutti i momenti di preghiera ed adorazione.
Mary Magdaline, 58enne della diocesi di Chilaw, ha raggiunto il santuario insieme ad altre tre famiglie con cui è rimasta sul posto per tre giorni “pregando sotto gli alberi, liberi da ogni preoccupazione, ansietà e frustrazione”.
Insieme ai fedeli cattolici hanno visitato Nostra Signora di Lanka anche alcuni buddisti. Tra loro una giovane coppia di Colombo che ha voluto compiere il pellegrinaggio per ottenere la benedizione per il figlio in arrivo. “Abbiamo voluto ascoltare le parole di Gesù – spiegano ad AsiaNews chiedendo l’anonimato - , purificare le nostre menti e chiedere protezione per noi e per il nostro bambino”.
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