La II Guerra Mondiale divide ancora Giappone e Cina
Anche la Corea del Sud protesta per gli onori del governo giapponese ai soldati caduti durante il conflitto.
Tokyo (AsiaNews/ Agenzie) - La Seconda guerra mondiale continua a creare tensione fra Cina e Giappone e l'atteggiamento di Tokyo crea malumore anche nella Corea del Sud. L'ultimo fattore scatenante sono state le 3 persone avvelenate nel 2003 e 2004 da gas fuoriusciti da bombe giapponesi della Guerra Mondiale, rimaste sul suolo cinese.
Il governo di Tokyo ha riconosciuto il fatto, ma getta benzina sul fuoco il rifiuto dell'Alta Corte giapponese di concedere risarcimenti a 10 immigrati cinesi sopravvissuti ad un attacco batteriologico durante la II Guerra Mondiale. Secondo stime giapponesi, sul suolo cinese furono abbandonate più di 700 mila armi chimiche. I rapporti fra i 2 Paesi sono tornati tesi alcuni mesi fa per l'approvazione da parte del governo giapponese di testi scolastici nei quali vengono taciuti massacri di civili cinesi.
Anche la Corea del Sud accusa il Giappone di non venire a patti con la storia e di non riconoscere i massacri di civili coreani. Motivo per il quale il mese scorso Seoul aveva rimandato la propria disponibilità per esercitazioni navali comuni.
A riscaldare gli animi di Pechino è la prossima visita dell'imperatore Akihito nell'isola di Saipan per rendere omaggio ai 43 mila soldati e 12 mila civili giapponesi morti nella battaglia contro gli Usa nel 1944. Infastidisce i cinesi anche la visita del primo ministro giapponese Koizumi al sacrario dello Yasukuni, dove si è recato a rendere omaggio ai soldati morti in combattimento, alcuni dei quali considerati dai cinesi criminali di guerra, come il generale Hideki Tojo.
21/08/2018 08:37