La Grameen Bank invitata ad aprire una sede in Cina
Il governo di Pechino è interessato agli esperimenti di microcredito per alleviare il sottosviluppo delle sue campagne. Ma teme la concorrenza alle sue banche.
Pechino (AsiaNews) Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank e premio Nobel per la pace 2006, è stato invitato dal governo cinese a chiedere una licenza per aprire le sue strutture di microcredito nel Paese. Yunus si trova nella capitale per partecipare a un seminario internazionale sul micro-credito. Proprio in questi giorni egli aveva espresso le sue difficoltà verso la Cina che finora permetteva a gruppi che esercitano il microcredito di lavorare sul territorio solo per prestare denaro, ma non per ricevere depositi. La Grameen Bank invece afferma che non è possibile attuare processi di sviluppo usando il microcredito senza avere anche la possibilità di ricevere fondi dai contadini.
Pechino ha molto interesse allo sviluppo delle campagne, il cui sottosviluppo è fonte di tensioni sociali. Nello stesso tempo teme la concorrenza di banche estere, più sicure di quelle nazionali, afflitte da enormi debiti.
Du Xiaoshan, vice direttore dell'Istituto per lo sviluppo rurale presso l'Accademia delle scienze sociali, ha detto che il governo cinese è interessato agli esperimenti della Grameen Bank, ma che occorre ancora tempo per trovare un accordo. Yunus ha affermato di essere anch'egli interessato a progetti nelle campagne cinesi, ma ha espresso la necessità che la Cina attui una legislazione apposta per le istituzioni di micro-credito.
Se questo avviene, La Cina diverrebbe il campo più vasto al mondo per l'attuazione dei microcrediti. Secondo al World Bank in Cina vi sono oltre 350 milioni di persone, in maggioranza contadini, che vivono al di sotto della soglia della povertà.