La Corea del Nord abbandona il tavolo dei colloqui
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord ha abbandonato il tavolo delle trattative con Seoul dopo due giorni di colloqui. Pyongyang ha accusato il Sud di avere “sinistre” ragioni e di aver avanzato “richieste irragionevoli”. Seoul ha chiesto che il Nord riconoscesse la sua responsabilità nel bombardamento di Yeongpyeong e l’attacco alla nave sud-coreana Cheonan, che ha causato la morte di decine di marinai. Pyongyang ha ripetuto di non essere responsabile dell’affondamento, e ha accusato Seoul di aver provocato il bombardamento dell’isola per aver programmato esercitazioni militari in acque la cui sovranità è discussa.
Era la prima volta che esponenti dei due Paesi si riunivano, nel villaggio di Panmunjom, dopo il bombardamento dell’isola meridionale di Yeonpyeong nel novembre 2010. (23/11/2010 Pyongyang bombarda un’isola sudcoreana: case distrutte, un morto).
Nei primi due giorni di colloqui si è parlato anche del problema della riunificazione delle famiglie divise dalla guerra. Ma non si è riusciti ad andare oltre una fase di colloqui preliminari. E le delegazioni non sono riuscite a mettersi d’accordo né sull’agenda degli eventuali colloqui a un livello più alto, né sulla data del futuro incontro.
Il Ministero della difesa di Seoul ha dichiarato che la delegazione del Nord “ha abbandonato unilateralmente il tavolo dei colloqui”. Il sud ha detto che la disponibilità al dialogo fra delegazioni militari di alto livello è confermata, ma a condizione che il Nord “compia passi responsabili” sugli attacchi del 2010. I colloqui si sono bloccati anche su questioni procedurali. Seoul chiede un livello ministeriale, o di generali a “quattro stelle”, mentre Pyongyang preferisce un livello inferiore.