06/09/2005, 00.00
CINA
Invia ad un amico

La Cina vuole commemorare il riformista Hu Yaobang

Previste cerimonie per il 20 novembre, anniversario della nascita. Secondo gli osservatori, il presidente Hu Jintao vuole così accreditarsi come un suo erede.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Hu Jintao, presidente della Cina e capo del Partito comunista, ha deciso di riabilitare il suo predecessore Hu Yaobang, la cui morte diede impulso alle proteste di piazza Tiananmen nel 1989. Lo riferiscono fonti non governative. Dopo la morte di Hu (il 15 aprile 1989) il governo non ne ha mai commemorato in modo pubblico la nascita o la morte, nel timore che ciò potesse riaccendere le proteste stroncate con i carri armati il 4 giugno 1989.

Una fonte vicina alla famiglia sostiene che Hu Jintao ha deciso che il Partito celebri in modo ufficiale il 90° anniversario della nascita di Hu Yaobang, il 20 novembre presso la Grande Sala del popolo. Ma il Partito – continua la fonte - non intende rivedere il verdetto sulle proteste di Tiananmen giudicate "contro-rivoluzionarie". Alla cerimonia dovrebbero partecipare alcuni tra i 9 membri del plenipotenziario Comitato permanente del Politburo, guidati da Hu Jintao, che iniziò la sua attività politica proprio nella Lega della gioventù comunista fondata da  Hu Yaobang. E' anche prevista la pubblicazione della biografia del politico in 3 volumi, scritta dai suoi seguaci e pronta già da 2 anni. Commemorazioni ufficiali di tono minore avverranno anche nell'Hunan, dove Hu Yaobang è nato, e nello Jiangxi dove è stato seppellito.

Secondo gli analisti, questa riabilitazione mira ad accreditare il presidente Hu come riformista. "Hu Jintao – riferisce una fonte - vuole giocare la carta di Hu Yaobang e accreditarsi come erede della sua politica". Sarebbe una delle iniziative più audaci di Hu Jintao da quando è divenuto presidente nel 2002 ed è probabile che desti il plauso di ambienti intellettuali liberali. Finora la sua immagine è stata logorata da una serie di repressioni contro gli intellettuali liberali, i media, i siti internet e le organizzazioni non governative.

Gli analisti ricordano che lo scorso gennaio la notizia della morte di Zhao Ziyang –capo del partito nel 1989, poi caduto in disgrazia e tenuto per 15 anni agli arresti domiciliari- non ha dato luogo a incidenti: cosa che può avere rassicurato la dirigenza del Partito.

Hu Yaobang si dimise dalla segreteria del Partito nel 1987, costretto dalla componente più dura del partito che lo acusava di aver diffuso, con le prime riforme economiche, anche il "liberalismo borghese". Le sue dimissioni scatenarono ondate di proteste studentesche.

Secondo Johnny Lau Yui-sui, nell'attuale dirigenza esistono opinioni contrastanti sulla vita di Hu Yaobang e il suo contributo al partito. Egli osserva che anche se il Partito comunista lo riconobbe come suo leader, quando morì nel 1989, nell'elogio funebre ufficiale non fu fatta menzione della sua parte nelle riforme.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Hong Kong, aquiloni per ricordare la strage di piazza Tiananmen
21/05/2018 12:38
Xi Jinping vuole dimenticare Tiananmen (e tutto ciò che è avvenuto prima)
10/06/2014
Amnesty: Pechino faccia i conti con il massacro di Tiananmen
03/06/2005
Madri di Tiananmen: "Pechino deve chiedere scusa davanti alla Storia"
28/05/2005
Con il processo agli avvocati, naufraga lo “stato di diritto” promesso da Xi Jinping
16/09/2016 15:29


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”