La Chiesa sotterranea prega che Benedetto XVI visiti la Cina
Hong Kong (AsiaNews/Ucan) Da varie parti della Cina i componenti della Chiesa non ufficiale (sotterranea) hanno inviato messaggi di saluto al nuovo papa.
Nei messaggi questi cattolici perseguitati inviano le loro congratulazioni e chiedono a Benedetto XVI di non ignorarli. I fedeli di una comunità sotterranea del nord ovest della Cina scrivono al papa di "non dimenticare la Chiesa sofferente in Cina" perché questa soffre "nella mancanza totale di libertà". I fedeli spiegano che, anche se sono entrati in vigore il 1 marzo i nuovi regolamenti degli Affari religiosi, i preti cattolici devono comunicare ogni settimana le loro attività ai rappresentanti dell'Ufficio. I preti devono inoltre comunicare alla pubblica sicurezza ogni occasione in cui lasciano la loro parrocchia.
La diocesi cattolica sotterranea di Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang (est della Cina), ha scritto al nuovo pontefice il 20 aprile: i fedeli sperano che il papa possa visitare presto la Cina. La comunità desidera che Benedetto XVI porti loro "luce e libertà" e li guidi "in amore e verità verso una piena comunione con la Chiesa universale".
Molti cattolici hanno affrontato lunghe distanze per guardare, su una tv satellitare che trasmette da Hong Kong, la messa di inaugurazione del pontificato di Benedetto XVI: alcuni hanno addirittura affittato delle stanze - in luoghi selezionati con cura - in cui fosse possibile guardare liberamente la televisione. Secondo una fonte locale "anche un sito cattolico ha trasmesso su internet la messa, ma la connessione era molto lenta e la qualità del video non buona". La stessa fonte ha aggiunto che i cattolici cinesi hanno deciso di stampare alcune foto del nuovo papa, con una nota biografica sul retro, per commemorare l'inizio del suo pontificato.
La fonte afferma che la "sede vacante" del papato dalla malattia e morte di Giovanni Paolo II del 2 aprile alla nomina di Benedetto XVI il 19 dello stesso mese ha attirato molta attenzione verso la Chiesa: "persino i rappresentanti del governo sono venuti a chiedere se volevamo celebrare la nomina del nuovo pontefice".
"Benedetto", il nome scelto da Joseph Ratzinger dopo la sua nomina al soglio pontificio, ha un significato particolare per i cattolici cinesi. Benedetto XVI (papa dal 1914 al 1922) aveva speso molte energie per la Chiesa in Cina, e proprio la sua opera consentì a Pio XI, suo successore, di ordinare - nel 1926 - i primi vescovi cinesi. Casmiro Wang Milu, vescovo in pensione di Tianshui, nella provincia del Gansu (nord ovest della Cina), ha citato proprio papa Benedetto XVI nel suo messaggio di auguri al nuovo pontefice. Ha ricordato la "Maximum Illud", la lettera apostolica redatta il 1 novembre 1919, in cui il pontefice invitava la Chiesa in Cina a far crescere un clero "del luogo", per gestire la Chiesa e proclamare la Buona novella.
Mons. Wang ha ricordato che quella stessa lettera invita con forza i cattolici di Cina a sacrificarsi per l'evangelizzazione, a non indulgere in dispute e a non chiedere un compenso per il proprio modo di vivere ma a perdonare con amore. Ricorda inoltre che "papa Giovanni Paolo II ha sempre sperato di venire in Cina, ma non vi è mai riuscito". Il prelato ha aggiunto che ha cominciato a pregare intensamente per una visita di Benedetto XVI in Cina.
Il termine "Chiesa sotterranea" si riferisce ai cattolici che praticano la loro fede in maniera privata e che rifiutano di unirsi all'Associazione patriottica cattolica cinese, un'organizzazione di controllo della Chiesa ufficiale, che ha come scopo la nascita di una chiesa nazionale senza rapporti con la Santa Sede.