La Chiesa in campo contro la corruzione dei politici
Manila (AsiaNews) La Chiesa delle Filippine tenta di porre un freno alla corruzione nel governo e in genere negli enti pubblici, un "segreto" ben noto a tutti i filippini. Sebbene non ci siano cifre precise sull'ammontare dei giro di affari da essa indotto, secondo un rapporto della Banca mondiale il governo filippino ha perso circa 31,5 miliardi di dollari negli ultimi 25 anni a causa del malaffare. Anche l'ex presidente Joseph Estrada (nella foto) aveva ammesso nel 1999 che circa il 20% del denaro governativo per progetti pubblici servivano a pagare individui malavitosi o politici corrotti, fenomeno ben presente e conosciuto dai cittadini. Di raro viene fatto qualcosa per combatterla: la popolazione è impotente rispetto a chi è al potere.
Un esempio concreto di investimento ambiguo è l'essiccatoio solare (una costruzione per essiccare il grano) in una città nella provincia di Quezon (su dell'isola Luzon): "Esistono ricevute che mostrano il pagamento di materiale per il progetto. Ma non abbiamo visto niente dell'essiccatoio né sappiamo se esso verrà mai costruito" dice ad AsiaNews il sindaco della città, John Paul Buñag.
Il governo centrale concede fondi per progetti ai governi locali sotto forma delle Concessioni economiche interne (IRA). Esse rappresentano il 40% delle tasse stanziate a favore dei governi locali, il 20% delle quali a favore delle città e dei villaggi. Spesso però i fondi vengono dilapidato in atti di corruzione e concussione.
La Commissione nazionale Giustizia e Pace dei vescovi filippini ha lanciato una campagna "controllo delle IRA", con lo scopo di tenere a freno la corruzione attraverso l'azione di controllo della popolazione rurale e la partecipazione delle comunità cristiane di base. "Le IRA sono molto importanti per la nostra città" afferma Buñag. "Ci garantiscono ogni anno 27 milioni di pesos (480mila dollari) e sono la parte più cospicua del nostro budget municipale".
Con l'aiuto della gente la Commissione cerca di realizzare il monitoraggio delle somme delle IRA concesse alle città; partecipare ai progetti di sviluppo locali; spingere i funzionari delle città a far conoscere gli investimenti locali; domandare ai funzionari di rendere noti i progetti finanziati dalle IRA; monitorare la realizzazione di tali progetti. Infine la Commissione invita i cittadini ad azioni di protesta contro i politici locali corrotti. (SE)