La Chiesa filippina prepara i giovani in vista delle presidenziali del 2010
di Santosh Digal
Due giorni di incontri promossi delle associazioni dell’educazione cattolica delle Filippine e da quella delle scuole parrochiali dell’arcidiocesi di Manila. Oltre duemila giovani provenienti da istituti sia cattolici sia pubblici. Gli organizzatori affermano: “È giunto il tempo in cui inizino a partecipare alla vita sociale del Paese e a prendere iniziativa per aiutare la riforma della nostra nazione”.
Manila (AsiaNews) - Duemila giovani filippini si sono riuniti a Manila per due giorni di incontri e seminari in vista delle elezioni presidenziali del 2010. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione dell’educazione cattolica delle Filippine (Ceap), la più grande organizzazione di scuole cattoliche del Paese con oltre 1200 aderenti, e da quella delle scuole parrochiali dell’arcidiocesi di Manila (Mapsa). I partecipanti provenivano da istituti sia cattolici sia pubblici della capitale.
Principale scopo delle due giornate di lavoro, a detta del presidente delle due associazioni, è quella di coinvolgere le giovani generazioni nel processo di cambiamento sociale nel Paese. Monsignor Gerry Santos ha spiegato che le attività svolte hanno mirato soprattutto all’educazione dei giovani nel riconoscere la fondamentale importanza del buon governo e dell’onestà. “Alla luce dei più recenti problemi che affliggono il Paese ed in vista delle elezioni presidenziali del 2010 - ha spiegato in conferenza stampa il presidente di Ceap e Mapsa - è il momento di offrire ai nostri giovani l’opportunità di esprimere il loro pensiero e come essi percepiscono la situazione disordinata del nostro Paese. È giunto il tempo in cui inizino a partecipare, come giovani filippini, alla vita sociale del Paese e a prendere iniziativa per aiutare la riforma della nostra nazione”.
“Il nostro prossimo presidente dovrà sottoporsi all’esame dei nostri giovani - ha aggiunto monsignor Santos - per questo è molto importante coltivare una cultura della cittadinanza basata su principi d’integrità soprattutto tra i nostri giovani poiché loro sono ancora molto idealisti”.
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