La Chiesa di Kolkata si offre di mediare tra agricoltori e governo comunista
New Delhi (AsiaNews) – La Chiesa di Kolkata si offre per mediare a Nandigram (Bengala occidentale) tra agricoltori e governo. Intanto volontari cattolici sono presenti nel Nandigram accanto alla popolazione, spaventata per le recenti violenze e dimenticata da tutto il Paese.
Padre I.P. Sarto, portavoce del Seva Kendra (Centro di aiuto) cattolico di Kolkata, ha detto che la chiesa “è pronta a fare da mediatrice. Per questo abbiamo chiesto un incontro per la settimana prossima con il segretario statale per l’Interno”. Pieno sostegno all’iniziativa hanno espresso l’arcivescovo di Kolkata mons. Lucas Sirkar, il vescovo di Baruipur Salvadore Lobo e il vescovo di Asansol Cyprian Monis.
A Nandigram la popolazione rurale il 7 gennaio ha eretto barricate e occupato la zona per impedire al governo l’acquisizione violenta di 22mila acri di terra per realizzare un nuovo insediamento industriale (c.d. Zona economica speciale, SEZ). Il 14 marzo la polizia ha rotto le barricate e sparato sui dimostranti. Ci sono stati almeno 14 morti e 800 arresti. La polizia dice che è stata assalita con armi da fuoco, ma nessun poliziotto è stato ferito da pallottole. In tutta l’India la popolazione rurale resiste contro le SEZ che vengono imposte senza considerare gli interessi della popolazione rurale. Nel Bengala occidentale il governo ora sta rimeditando la Sez del Nandigram.
Mons. Sirkar dice ad AsiaNews che la Chiesa, “spinta dalla Carità di Cristo, vuole raggiungere e assistere chi nel Nandrigram è nella sofferenza”. “Noi dobbiamo portare l’amore e la compassione di Cristo a tutti, a chi è nella sofferenza e a chi ancora non lo conosce”.
La Seva Kendra ha aperto il 6 aprile venerdì santo un campo a Sonachura nel Nandigram e offre assistenza alle famiglie vittime degli scontri del 14 marzo. Padre Sarto dice che molte famiglie e bambini sono rimasti traumatizzati e che circa 100 famiglie hanno chiesto aiuto al campo. La gente teme nuove violenze, perché “la polizia ora entra nella zona e i residenti sono molto vulnerabili”. Per questo ha detto agli operatori del campo di dare “qualsiasi protezione possibile” alla popolazione nel caso di nuove violenze.
La Seva Kendra cerca anche di procurare aiuti materiali ai residenti, ma il ministro statale per gli aiuti “ci ha detto che può intervenire solo per i disastri naturali. Così cerchiamo di fare del nostro meglio per trovare aiuti per i residenti”.
17/02/2016 13:13
25/09/2020 11:19