La Chiesa cattolica in Corea continua a crescere
Seoul (AsiaNews) - La Chiesa cattolica coreana continua a crescere. Nel 2011 sono stati celebrati 134.562 battesimi, che hanno portato il numero totale dei fedeli a 5.309.964: si tratta del 10,3 % della popolazione della penisola coreana. Questo dato mette in luce un altro aspetto positivo, ovvero l'aumento continuo dei fedeli nel Paese, che negli ultimi 10 anni sono cresciuti con una media del 2/3 % annuo.
È quanto emerge dalle Statistiche della Chiesa cattolica in Corea, pubblicate dalla Conferenza episcopale. Analizzando i dati si notano diversi aspetti positivi ma anche alcuni aspetti negativi: aumenta l'età media dei fedeli e diminuisce, soprattutto nelle grandi città, la partecipazione alla messa domenicale. Tuttavia i vescovi ritengono questi fattori "temporanei" e si impegnano per ridurli al più presto.
Secondo le Statistiche i fedeli maschi sono 2.193.464 (il 41,5 % del totale) mentre le femmine sono 3.095.332, ovvero il 58,5 %. Va sottolineato poi che del totale dei battesimi celebrati nel 2011, 25.717 riguardano neonati (un aumento del 7,5 % rispetto all'anno precedente) mentre il resto, più di 100mila, riguarda adulti convertiti al cristianesimo.
Per quanto riguarda le diocesi, è Seoul a condurre con il 27 % dei fedeli totali; subito dopo vengono Suwon (14,8 %), Daegu (8,8 %) e Incheon (8,6 %). In termini assoluti, nella capitale i cattolici sono il 13,6 % della popolazione. Aumentano anche i matrimoni religiosi, che toccano un totale pari a 20.429: di questi, 12.361 sono stati celebrati fra un battezzato e un non battezzato.
Di pari passo con l'aumento dei fedeli, aumentano anche le parrocchie, che nel 2011 sono cresciute di 38 unità per un totale di 1.647. Per quanto riguarda il clero, in Corea vi sono 34 vescovi e 1 cardinale; 4.455 sacerdoti coreani e 166 stranieri; 1.587 seminaristi. Lo scorso anno sono stati ordinati 141 sacerdoti, un aumento del 3,3 % rispetto all'anno precedente.
Mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon e presidente della Commissione episcopale per la cura dei migranti, spiega ad AsiaNews: "Di questa crescita dobbiamo ringraziare Dio, che è il Creatore di tutto, ma anche i nostri laici. La Chiesa della Corea del Sud punta molto su di loro, perché tutti devono essere annunciatori del Vangelo. Nella mia diocesi abbiamo deciso di offrire, in tutte le parrocchie, un corso per spiegare come si deve annunciare la Buona novella, e questo sta dando i suoi frutti".
Secondo il presule, inoltre, "i matrimoni e le conversioni sono doni del Signore. Qui a Daejeon abbiamo celebrato più di 7mila battesimi di adulti, nel 2011, e un centinaio di matrimoni misti. La cosa meravigliosa è che, in questi casi, il sacramento nuziale diventa vocazione alla conversione. Posso dire con gioia che, in queste famiglie, circa un anno dopo il matrimonio, quasi sempre assistiamo a un nuovo battesimo adulto".
15/01/2020 12:00