L'Onu all'Arabia Saudita: basta con le esecuzioni di minori
Almeno 126 persone in attesa di esecuzione per reati commessi in età minore. Preoccupazione anche per le condanne a morte di minori in Iran.
Riyadh (AsiaNews/Hrw) - L'Arabia Saudita deve cessare le esecuzioni dei minori. Lo ha raccomandato in via ufficiale il 27 gennaio il Comitato delle Nazioni unite per i Diritti del bambino.
Nello Stato, secondo l'organizzazione per la tutela dei diritti Human Rights Watch (Hrw), ci sono almeno 126 persone condannate e in attesa di esecuzione per crimini commessi in età minore, qualcuno all'età di 13 anni.
Si tratta di "una grave violazione - dice il Comitato Onu - dei diritti fondamentali" previsti nella Convenzione dei diritti dei bambini, ratificata anche dall'Arabia Saudita nel 1996, che esclude la pena di morte e l'ergastolo per crimini commessi da minori, vieta le confessioni forzate e assicura la difesa legale. C'è "profonda preoccupazione" per il potere discrezionale dei giudici di condannare a morte anche i minori ed è chiesta "l'immediata sospensione dell'esecuzione di tutte le pene di morte" per crimini di minori e la loro conversione in altre pene.
"Il governo saudita - concorda Sarah Leah Whitson, direttore di Hrw per il Medio oriente e l'Africa del nord - non sembra onorare gli impegni assunti con i trattati internazionali per la tutela dei diritti. C'è una grande distanza tra gli impegni internazionali assunti e la pratica quotidiana".
Nel settembre 2005 Hrw ha chiesto al governo saudita di commutare la pena per il quattordicenne Ahmad D., condannato a morte lo scorso luglio per l'omicidio di un altro bambino, commesso a 13 anni. Ahmad D. non aveva avvocato e dice che la confessione gli è stata estorta dalla polizia, è stato a lungo detenuto in completo isolamento e il tribunale ha più volte rifiutato la richiesta del padre di un esame psicologico per determinarne la maturità.
Negli scorsi mesi Hrw ha rivolto analoga richiesta all'Iran, dove il 19 luglio due giovani sono stati "giustiziati" per violenza sessuale contro una bambina, commessa quando erano minori. Prima dell'esecuzione, i due condannati hanno anche ricevuto 228 frustate per furto e consumo di alcool. Nel 2004 l'Iran ha eseguito almeno 4 condanne capitali per crimini di minori e alcuni mesi fa c'erano almeno 30 condannati in attesa dell'esecuzione.
Negli ultimi 5 anni solo Cina, Repubblica democratica del Congo, Pakistan e Stati Uniti hanno applicato la pena di morte per reati di minori. Nel marzo 2005 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato questa pena incostituzionale. (PB)