16/08/2006, 00.00
INDIA - PAKISTAN
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L'India chiede al Pakistan azioni concrete contro il terrorismo

In occasione della festa dell'indipendenza, il premier Singh ha insistito sulla necessità di collaborare per creare una pace duratura. New Delhi ritiene che i terroristi islamici entrino nel Paese dal confine con il Pakistan.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Durante le celebrazioni per il 59° anniversario dell'indipendenza nazionale, il premier indiano Manmohan Singh ha invitato il Pakistan a impedire ai terroristi di attraversare il confine tra i due Paesi.

Singh ha indicato come necessario un "clima di pace" tra i due Paesi, entrambi in possesso di armi nucleari, anche per stabilire una pace duratura nel subcontinente indiano.

"Se il Pakistan non adotta misure concrete per impedire ai terroristi antiindiani di attraversare la sua frontiera – ha detto ieri – perderà il favore della pubblica opinione indiana che ha sostenuto il processo di pace".

L'India negli ultimi mesi è stata colpita da gravi attentati terroristi e durante le celebrazioni migliaia di poliziotti hanno vigilato contro possibili attentati, specie dopo l'avvertimento degli Stati Uniti per una possibile operazione di Al-Qaeda. I ribelli islamici, che vogliono la secessione del Kashmir da New Delhi, sono ritenuti colpevoli per le bombe che hanno ucciso 183 persone sul treno a Mumbai a luglio e per le bombe nei mercati di New Delhi lo scorso ottobre prima della principale festa induista che hanno provocato oltre 60 morti. L'India accusa il Pakistan di sostenere questi ribelli, accusa che Islamabad nega con forza.

Singh, che ha parlato dietro uno schermo di vetro antiproiettile,  ha insistito che "tutti i Paesi della regione debbono riconoscere che qualsiasi forma di terrorismo è  una minaccia per la pace e la prosperità di chiunque e deve essere combattuto con i nostri sforzi congiunti".

India e Pakistan hanno combattuto tre guerre dal 15 agosto 1947, quando hanno ottenuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Due di queste a causa del Kashmir, regione che entrambi controllano in parte e su cui rivendicano il pieno diritto. Il processo di pace, iniziato nel 2004, incontra ancora il principale ostacolo nel Kashmir ed ha ricevuto  una battuta di arresto dopo le bombe di Mumbai. All'inizio di agosto c'è stato un incontro tra i segretari per gli Esteri dei due Paesi, durante un summit regionale a Dhaka, e si spera in una ripresa dei negoziati.

Il 14 agosto Shaukat Aziz, premier pakistano, ha detto che per il futuro del Paese è necessario sconfiggere il terrorismo. (PB)

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