Kuwait al voto senza le donne
Il parlamento ha bocciato il testo di legge per il suffragio universale.
Kuwait City (AsiaNews/Agenzie) Il Kuwait voterà per le elezioni municipali il prossimo mese, ma le donne non potranno prendere parte alla consultazione popolare.
Ieri il parlamento del Kuwait - esclusivamente maschile - ha bloccato l'iter di una legge a favore del suffragio universale, ancora non previsto nello stato del Golfo. "Gli elettori sono chiamati a votare i membri del Consiglio municipale in 10 distretti elettorali il 2 giugno", è quanto si legge nel decreto emesso ieri sera dall'emiro del Kuwait Sheikh Jaber al-Ahmad al-Sabah.
Il testo della legge per il suffragio universale era già stato approvato in prima lettura il 19 aprile di quest'anno e si dava per scontato il via libera definitivo. Un primo no all'approvazione della legge è arrivato a sorpresa - lunedì 2 maggio. In parlamento - data l'astensione dei gruppi radicali islamici - è mancato il quorum di 33 deputati, cifra minima per dare validità al voto: il regolamento parlamentare del Kuwait equipara infatti gli astenuti agli assenti.
Il governo aveva deciso di rimettere in discussione la legge il giorno dopo, martedì 3 maggio. I gruppi parlamentari contrari alla legge hanno però dichiarato che un ulteriore voto sulla questione sarebbe stato "incostituzionale" in quanto "la legge era già stata respinta".
Il primo ministro Sheik Sabah al-Jaber al-Sabah ha quindi deciso di rimandare la questione a 2 settimane. Le elezioni di giugno rientrano però nella legge attuale: anche in caso di riforma, nel 2005 le donne del Kuwait non voteranno.
Conferire alle donne il diritto di partecipare alle elezioni è visto come un primo passo fondamentale, al quale dovrebbe seguire la possibilità di concorrere alle poltrone parlamentari. Nel 1999 era stata presentata una proposta di legge a questo scopo, ma musulmani e tribali, molto influenti nell'attuale parlamento, l'avevano bocciata.