Kuwait, i partiti islamici vincono le elezioni
I candidati islamisti guadagnano 34 seggi su 50. La vittoria giunge dopo le recenti proteste contro il governo, accusato di corruzione. Nessuna donna è stata eletta.
Kuwait City (AsiaNews/ Agenzie) – L’opposizione islamista ha vinto le elezioni parlamentari in Kuwait, guadagnando 34 seggi su 50. E’ quanto emerge dai risultati ufficiali delle votazioni comunicati oggi dalle autorità.
I candidati islamici sunniti, vicini ai Fratelli musulmani egiziani, hanno vinto 23 seggi: un risultato storico rispetto ai 9 delle passate elezioni. Nonostante le riforme in favore delle quote rosa approvate di recente dal governo, nessuna delle 23 donne candidate è stata eletta, comprese le quattro deputate uscenti. Escono sconfitti anche i partiti liberali ai quali vanno 7 seggi contro i 9 delle votazioni del 2009.
Le elezioni, anticipate di un anno rispetto alla fine della legislatura, giungono dopo uno scandalo per corruzione che ha coinvolto diversi deputati del partiti di governo. Ciò ha scatenato proteste che hanno spinto l'emiro Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah a sciogliere le camere.
Organizzate dai gruppi affiliati ai Fratelli musulmani, le manifestazioni hanno messo in seria discussione la famiglia regnante del Kuwait, storica alleata dei Paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti. Secondo gli esperti, i regnanti del Kuwait mantengono ancora il pieno controllo del governo. Essi sottolineano però che il parlamento del Paese è uno dei pochi organi eletti nel Golfo in grado di sfidare le politiche della casa reale e portare mozioni di sfiducia nei confronti di funzionari.
I candidati islamici sunniti, vicini ai Fratelli musulmani egiziani, hanno vinto 23 seggi: un risultato storico rispetto ai 9 delle passate elezioni. Nonostante le riforme in favore delle quote rosa approvate di recente dal governo, nessuna delle 23 donne candidate è stata eletta, comprese le quattro deputate uscenti. Escono sconfitti anche i partiti liberali ai quali vanno 7 seggi contro i 9 delle votazioni del 2009.
Le elezioni, anticipate di un anno rispetto alla fine della legislatura, giungono dopo uno scandalo per corruzione che ha coinvolto diversi deputati del partiti di governo. Ciò ha scatenato proteste che hanno spinto l'emiro Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah a sciogliere le camere.
Organizzate dai gruppi affiliati ai Fratelli musulmani, le manifestazioni hanno messo in seria discussione la famiglia regnante del Kuwait, storica alleata dei Paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti. Secondo gli esperti, i regnanti del Kuwait mantengono ancora il pieno controllo del governo. Essi sottolineano però che il parlamento del Paese è uno dei pochi organi eletti nel Golfo in grado di sfidare le politiche della casa reale e portare mozioni di sfiducia nei confronti di funzionari.
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