Kuala Lumpur: caos all’aeroporto per le nuove regole sull’immigrazione
Negli ultimi giorni arrivi in massa, in particolare da Bangladesh e Nepal; a migliaia accampati all’interno dello scalo. Cancellato il sistema delle quote. Il provvedimento riguarda immigrati provenienti da 15 Paesi con cui vi sono accordi specifici, destinati a coprire il 15% della forza lavoro entro il 2025.
Kuala Lumpur (AsiaNews) - Oggi in Malaysia si chiude un capitolo sulle regole per l’immigrazione e parte da domani una nuova fase dove – sostengono le autorità competenti - si cercherà di rendere gli arrivi maggiormente aderenti alle necessità di sviluppo e impiego del Paese, limitando parte delle responsabilità delle agenzie di collocamento e dei poteri dei richiedenti di manodopera. Di fatto, questo impone dal primo giugno un blocco temporaneo ai nuovi ingressi. Da domani nessun lavoratore immigrato sarà accolto secondo il sistema delle vecchie quote e questo spiega la congestione nell’aeroporto della capitale per la massa di arrivi in vista della scadenza odierna.
Lo scalo di Kuala Lumpur ha visto negli ultimi giorni una crescita esponenziale degli arrivi, con numerosi voli straordinari organizzati nei Paesi di provenienza dei migranti, in particolare da Bangladesh e Nepal e a migliaia sono accampati al suo interno.
Le nuove regole in vigore da domani dovranno, secondo il ministro dell’Interno Saifuddin Nasution Ismail, consentire al governo di stabilire con precisione le necessità di manodopera prima di decidere se ampliare le quote finora in vigore. Il provvedimento riguarda gli immigrati provenienti da 15 Paesi con cui sono stati stipulati accordi specifici e destinati a coprire al massimo il 15% della forza lavoro complessiva entro il 2025.
Una mossa criticata dagli imprenditori ma anche dalle organizzazioni che si occupano della tutela dei migranti, timorosi che provvedimenti troppo restrittivi impediscano di fatto di completare tutte le procedure nei tempi stabiliti. Un problema già evidente con le vecchie regole, con migliaia di lavoratori impossibilitati all’arrivo in Malaysia a vedersi rilasciare il visto per carenza di documentazione oppure destinati a scoprire che la quota che avrebbe dovuto includerli era già stata superata.
A marzo, quando le autorità hanno deciso il cambio di rotta, nel Paese vi erano secondo i dati ufficiali 2.17 milioni di immigrati per lavoro.
I nuovi provvedimenti prevedono da subito l’impegno a migliorare le strutture per gli immigrati nell’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, con più banchi dedicati al disbrigo delle formalità burocratiche. Vi sarà inoltre la disponibilità di acqua e cibo per alleviare le lunghe attese e anche l’obbligo di sottoporre i lavoratori stranieri a una visita medica nello scalo.
Preoccupazione hanno espresso le autorità del Bangladesh, Paese che da quando nel 2022 ha attivato con le autorità malaysiane un nuovo accordo in materia sono partiti 400mila lavoratori. Un dato che fa della Malaysia la seconda nazione ricevente del flusso migratorio da quel Paese.
(Foto di Human Rights Watch)
28/02/2019 11:17
31/08/2018 11:12