Kirkuk, banda armata sequestra un insegnante cristiano
Il rapimento è a scopo di estorsione. Per ottenere la sua liberazione è intervenuto mons. Louis Sako, che ha chiesto la collaborazione dei leader musulmani. I banditi hanno avanzato la richiesta di una somma “molto elevata” che la famiglia – povera – non è in grado di pagare.
Kirkuk (AsiaNews) – Questa mattina alle dieci ora locale, un gruppo armato ha fatto irruzione in una scuola elementare a Kirkuk e ha prelevato un giovane insegnante cristiano. Namir Nadhim Gourguis ha 32 anni, non è sposato e “appartiene a una famiglia semplice e povera” come riferiscono fonti di AsiaNews in Iraq.
La banda, composta da quattro persone, è entrata nella scuola elementare nel villaggio di Ruwaidha – nel sottodistretto di Al Rashad, a circa 30 km da Kirkuk – sequestrando il giovane insegnante. I rapitori hanno già fatto pervenire una richiesta di riscatto: “Una cifra molto elevata – sottolinea una fonte locale – che la famiglia non è in grado di pagare”.
Per salvare la vita al giovane è intervenuto anche mons. Louis Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk, che ha contattato gli sceicchi e gli imam della zona per ottenere la liberazione dell’ostaggio. Il prelato auspica che “i tentativi di mediazione possano portare al suo rilascio”.
Nelle ultime settimane la comunità cristiana a Kirkuk è finita di nuovo nel mirino delle bande armate e della criminalità organizzata, che opera sequestri a scopo di estorsione. Nei giorni scorsi un giovane è stato assassinato davanti alla sua abitazione; altre tre persone – due donne e un uomo – sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. I malviventi, inoltre, vedono nei cristiani un facile obiettivo da colpire: essi, infatti, a differenza di arabi e curdi, non sono protetti dalla comunità, dai parenti e dalle forze dell’ordine.
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