Kirill e i leader religiosi “benedicono” la candidatura di Putin
di Nina Achmatova
Il premier russo si prende un giorno di riposo per incontrare le comunità religiose. Per il patriarca Kirill sarà lui il presidente. Critiche sui media: più indipendenza delle religioni dal potere.
Mosca (AsiaNews) – Non lo ha fatto né per incontrare gli osservatori occidentali, né per confrontarsi in diretta tv con i suoi sfidanti alle urne per le presidenziali del 4 marzo. Ma per parlare con i leader delle comunità religiose di Russia, lo scorso 8 febbraio il premier Vladimir Putin ha preso un giorno libero dagli “impegni di governo”, come ha detto il suo portavoce. E i leader religiosi ne hanno formalmente appoggiato la candidatura.
Ospitato dal Patriarca russo-ortodosso, Kirill – che ha definito un “miracolo” l’era Putin – l’evento ha portato, al monastero di San Danilo a Mosca, i rappresentanti sia delle cosiddette ‘religioni tradizionali’ (ortodossi, buddisti, musulmani ed ebrei) che non (cattolici, armeni e altre denominazioni cristiane). Kirill ha “benedetto” le ambizioni politiche del premier, definendolo il “candidato che di certo ha le maggiori possibilità di tradurre la sua candidatura in una carica reale".
Il Patriarca, che ha appoggiato le istanze di cambiamento espresse dai manifestanti scesi in piazza a dicembre contro i brogli elettorali, invitando le autorità ad ascoltare il popolo - ha poi ringraziato Putin per il "cruciale ruolo" giocato nel traghettare il Paese fuori dalla crisi degli anni '90. Kirill ha poi definito gli ultimi 12 anni un “miracolo” per la Chiesa in Russia. Vladimir Vladimirovich Putin è stato presidente dal 2000 al 2008, quando è stato nominato primo ministro dall’attuale capo del Cremlino, Dmitri Medvedev.
Anche il rabbino di Russia, Berel Lazar, ha di fatto sostenuto il terzo mandato di Putin, criticando le vaste proteste anti-governative degli ultimi due mesi. “Il fatto che le manifestazioni si siano tenute di sabato, fa capire che non si è trattato di un evento ebraico”, ha ironizzato. Stesso sostegno dai musulmani, con il presidente del Consiglio dei Mufti, Ravil Gainutdin, che ha spiegato al capo di Stato in pectore: “I musulmani la conoscono. Si fidano. Desiderano il suo successo”.
L’incontro al monastero di San Danilo ha sollevato diverse critiche sui media russi. Il sito di informazione religiosa Portalcredo.ru ha titolato “La mobilitazione prelettorale delle confessioni”, accusando Putin – in calo di consensi - di sfruttare il sentimento religioso. “Le religioni benedicono il terzo mandato di Putin”, ha scritto Interfax. “In questi 12 anni – fa notare un lungo commento dell’agenzia di stampa russa – le organizzazioni religiose hanno ottenuto una libertà e un sostegno inaspettato. Sanno bene che in gran parte questa ‘sinfonia’ è stata possibile grazie a Putin”. “Dal fatto che i leader religiosi riconoscano la storicità del momento e capiscano la loro missione in esso, dipende molto il destino della Russia – continua il commento – le critiche verso il potere non sono una minaccia alla sua esistenza, ma un aiuto a rendere la vita migliore”.
Ospitato dal Patriarca russo-ortodosso, Kirill – che ha definito un “miracolo” l’era Putin – l’evento ha portato, al monastero di San Danilo a Mosca, i rappresentanti sia delle cosiddette ‘religioni tradizionali’ (ortodossi, buddisti, musulmani ed ebrei) che non (cattolici, armeni e altre denominazioni cristiane). Kirill ha “benedetto” le ambizioni politiche del premier, definendolo il “candidato che di certo ha le maggiori possibilità di tradurre la sua candidatura in una carica reale".
Il Patriarca, che ha appoggiato le istanze di cambiamento espresse dai manifestanti scesi in piazza a dicembre contro i brogli elettorali, invitando le autorità ad ascoltare il popolo - ha poi ringraziato Putin per il "cruciale ruolo" giocato nel traghettare il Paese fuori dalla crisi degli anni '90. Kirill ha poi definito gli ultimi 12 anni un “miracolo” per la Chiesa in Russia. Vladimir Vladimirovich Putin è stato presidente dal 2000 al 2008, quando è stato nominato primo ministro dall’attuale capo del Cremlino, Dmitri Medvedev.
Anche il rabbino di Russia, Berel Lazar, ha di fatto sostenuto il terzo mandato di Putin, criticando le vaste proteste anti-governative degli ultimi due mesi. “Il fatto che le manifestazioni si siano tenute di sabato, fa capire che non si è trattato di un evento ebraico”, ha ironizzato. Stesso sostegno dai musulmani, con il presidente del Consiglio dei Mufti, Ravil Gainutdin, che ha spiegato al capo di Stato in pectore: “I musulmani la conoscono. Si fidano. Desiderano il suo successo”.
L’incontro al monastero di San Danilo ha sollevato diverse critiche sui media russi. Il sito di informazione religiosa Portalcredo.ru ha titolato “La mobilitazione prelettorale delle confessioni”, accusando Putin – in calo di consensi - di sfruttare il sentimento religioso. “Le religioni benedicono il terzo mandato di Putin”, ha scritto Interfax. “In questi 12 anni – fa notare un lungo commento dell’agenzia di stampa russa – le organizzazioni religiose hanno ottenuto una libertà e un sostegno inaspettato. Sanno bene che in gran parte questa ‘sinfonia’ è stata possibile grazie a Putin”. “Dal fatto che i leader religiosi riconoscano la storicità del momento e capiscano la loro missione in esso, dipende molto il destino della Russia – continua il commento – le critiche verso il potere non sono una minaccia alla sua esistenza, ma un aiuto a rendere la vita migliore”.
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