Khyber Pakhtunkhwa, niente più velo per le studentesse: ritirata l’ordinanza dopo le proteste
La circolare obbligava le studentesse a coprirsi per “essere protette da qualsiasi incidente immorale”. Ministro della Sanità: “Il velo fa parte della nostra religione, ma non può essere imposto con la forza”.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Il governo della provincia pakistana di Khyber Pakhtunkhwa ha deciso di ritirare un’ordinanza che prevedeva l’obbligo d’indossare il velo alle studentesse che frequentano le scuole secondarie e superiori. La decisione è stata presa due giorni fa in seguito al diffuso sdegno che aveva accompagnato l’ordinanza in tutto il Paese.
Ieri il primo ministro Imran Khan del Tehreek-e Insaf (Pti) ha confermato che il governo provinciale ha rimosso il regolamento, e ha aggiunto che “le persone sono libere di scegliere ciò che è meglio per loro”. Shaukat Yousafzai, ministro della Sanità e dell’Informatica, ha dichiarato: “Il velo fa parte della nostra religione, ma non può essere imposto con la forza”.
Il 16 settembre i funzionari educativi del distretto di Peshawar, capitale della provincia, hanno diffuso una circolare indirizzata ai presidi delle scuole femminili governative. In essa si ordinava “a tutte le studentesse d’indossare l’abito o il chador [mantella che lascia scoperto il viso, ndr] per velare/celare/coprire se stesse, in modo da essere protette da qualsiasi incidente immorale. La materia deve essere trattata con la massima urgenza e importanza”.
L’iniziativa ha suscitato la reazione della società pakistana, con attivisti che l’hanno condannata sui social come l’ennesimo tentativo di reprimere i diritti delle donne in un Paese molto conservatore. Amber Rahim Shamsi, reporter pakistana, ha scritto su Twitter: “Porre il peso delle molestie sulle vittime. Come se le donne che indossano l’hijab e l’abaya non fossero già molestate. Ben fatto KP [Khyber Pakhtunkhwa]. Ben fatto”.
22/01/2018 12:43