Kerala: libro di testo promuove l’ateismo e l’odio interreligioso
P. Thelakat, caporedattore del settimanale “Satyadeepam” (Luce della verità), fa notare che in molti capitoli del libro si dà un’interpretazione marxista della storia: “Per esempio, il testo spiega la caduta dell’Unione sovietica riconducendola alle ‘deviazione dei principi di base del socialismo’: il comunismo dunque sarebbe fallito non per i suoi principi, ma per un’evoluzione sbagliata. È normale che un fatto possa essere interpretato in modi diversi: ma è giusto che questo accada su un libro di testo di un Paese laico e democratico, con tutte le sue differenze religiose ed etniche?”. Per il sacerdote, anche le guerre in Vietnam, Corea e Cambogia sono raccontate con il “paraocchi marxista”.
Il sacerdote prosegue: “Il libro definisce il Rinascimento come la rinascita delle culture greca e romana, ‘vietate dai feudatari e dalla Chiesa cattolica’. Questo non è vero, perché proprio la Chiesa fu grande promotrice della cultura classica: Platone, Aristotele e Plotino sono stati riscoperti dai commentatori cristiani; il Diritto canonico deriva da molti istituti del Diritto romano; Michelangelo dipinse cinque Sibille nella cappella Sistina. Come si può affermare che la Chiesa sia contro la cultura greca?”.
È molto probabile che il libro adottato nello Stato risenta dell’influenza del passato dominio comunista in Kerala, che ha governato negli ultimi dieci anni. Alle ultime elezioni, tenutesi lo scorso 29 marzo, lo Udf (United Democratic Front, partito del Congresso) ha sconfitto il partito comunista per una manciata di voti.
Commentando tale risultato, p. Thelakat dichiara: “La Chiesa non parteggia per alcun partito politico. Ora siamo aperti al nuovo governo e coopereremo per attuare programmi migliori, ma ci opporremo a ogni politica contraria alle persone, ai poveri, o favorevole alla corruzione”.
“Il futuro di questa generazione dipende dall’educazione, che è la scala per la salire nella società”, afferma il sacerdote. “La Chiesa vuole libertà nell’educazione – continua – e desidera un’istruzione di qualità per sviluppare al meglio tutti gli esseri umani, anche i poveri e gli emarginati”.24/01/2014