Kerala, la Chiesa cattolica lancia un programma di sostegno alle famiglie numerose
di Nirmala Carvalho
Si chiama “Jeevasamridhi” ed è in aperto contrasto con il Kerala Women’s Code Bill 2011, il disegno di legge sul controllo della natalità. In via d’approvazione, tale bozza prevede multe di 10mila rupie (145 euro) e tre mesi di reclusione a chi ha più di due figli. Portavoce del Sinodo siro-malabarico: “Solo la coppia ha l’autorità sacra di decidere quanti figli avere”.
Kochi (AsiaNews) – La Chiesa cattolica del Kerala lancia il “Jeevasamridhi”, un programma volto a promuovere e sostenere le famiglie numerose con quattro o cinque figli. La mossa è in aperto contrasto con il Kerala Women’s Code Bill 2011, il disegno di legge sul controllo della natalità che pone severe restrizioni a chi vuole avere più di due figli, in via d’approvazione. Il programma è stato inaugurato dall’arcivescovo di Kochi, mons. Mar George Alencherry.
Tra le varie norme, la Kerala Women’s Code Bill 2011 prevede il pagamento di una multa di 10mila rupie (145 euro) e un periodo di reclusione non superiore a tre mesi per chi infrange la soglia dei due figli. Inoltre, raccomanda di ‘censurare qualunque istituzione sociale, religiosa, accademica o politica’ intenta a ‘scoraggiare, fare attività pubblica o prendere qualsiasi misura’ contro tale norma.
P. Paul Thelakat, portavoce del Sinodo siro-malabarico e dell’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly, spiega ad AsiaNews: “Per la Chiesa, questo è contro la libertà di coscienza di una coppia, la sola con l’autorità di decidere quanti figli avere. Difendiamo questa posizione non solo per i cristiani, ma per tutti i cittadini del Paese. Nessuna autorità può entrare con la forza nell’area sacra del potere di una coppia per decidere il numero dei figli”.
“La Chiesa cattolica – conclude il sacerdote –considera i genitori con più figli persone più generose davanti a Dio e agli uomini, che hanno ascoltato la voce del futuro, che la voce della moralità”.
Tra le varie norme, la Kerala Women’s Code Bill 2011 prevede il pagamento di una multa di 10mila rupie (145 euro) e un periodo di reclusione non superiore a tre mesi per chi infrange la soglia dei due figli. Inoltre, raccomanda di ‘censurare qualunque istituzione sociale, religiosa, accademica o politica’ intenta a ‘scoraggiare, fare attività pubblica o prendere qualsiasi misura’ contro tale norma.
P. Paul Thelakat, portavoce del Sinodo siro-malabarico e dell’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly, spiega ad AsiaNews: “Per la Chiesa, questo è contro la libertà di coscienza di una coppia, la sola con l’autorità di decidere quanti figli avere. Difendiamo questa posizione non solo per i cristiani, ma per tutti i cittadini del Paese. Nessuna autorità può entrare con la forza nell’area sacra del potere di una coppia per decidere il numero dei figli”.
“La Chiesa cattolica – conclude il sacerdote –considera i genitori con più figli persone più generose davanti a Dio e agli uomini, che hanno ascoltato la voce del futuro, che la voce della moralità”.
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