Karnataka: la polizia arresta pastore pentecostale percosso da estremisti indù
New Delhi (AsiaNews) – Il pastore pentecostale Shivanda Siddi è stato arrestato ieri nel Karnataka, con la falsa accusa di avere procurato conversioni forzate al cristianesimo. Sajan K. George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) denuncia ad AsiaNews che questi ha soltanto svolto i servizi festivi presso la sua Chiesa Gnanodaya (Alba di Conoscenza) nel villaggio Umachagi, Mundgod taluk.
Da 5 anni il pastore si dedica alla sua piccola comunità di circa 25 fedeli, soprattutto tribali.
Sajan spiega che “la funzione domenicale è iniziata come sempre alle ore 10. Verso le ore 11, mentre i fedeli pregavano, 5 attivisti del Bajrang Dal [gruppo estremista indù] sono irrotti nella chiesa e hanno iniziato a litigare con il pastore. Poi lo hanno insultato, percosso, gli hanno strappato di dosso i vestiti, hanno tolto le bibbie ai fedeli. L’aggressione fisica e verbale è continuata per circa 30 minuti, poi gli estremisti hanno telefonato alla stazione di polizia di Yellapur, distante circa 3 chilometri”.
“Un ispettore di polizia di Yellapur - continua - è arrivato in jeep e ha portato il pastore, con 7 donne e 2 bambini piccoli, alla stazione di polizia. Li hanno seguiti gli estremisti, che hanno minacciato i crisitani davanti alla polizia, che osservava in silenzio”.
E’ intervenuto il Gcic e la polizia ha rilasciato le donne e i bambini, alle ore 18,30, senza accuse. Invece il pastore è stato portato davanti al giudice e accusato secondo la sezione 295 del codice penale, che prevede le conversioni forzate. E’ stato portato al carcere Sirsi a Uttar Kananda.
Sajan aggiunge che nel 2010 nel Karnataka ci sono stati “almeno 47 episodi anticristiani documentati”. “Mi riferisco soltanto ai casi in cui cristiani sono stati arrestati. Ma sono innumerevoli le aggressioni a cristiani, nelle quali i pastori sono in modo periodico schiaffeggiati, percossi, insultati, o le interruzioni delle messe con minacce ai fedeli, o le bibbie e gli altri testi cristiani bruciati o strappati, o i lanci di pietre contro edifici cristiani, dovrebbe essere considerata una vergogna per un Paese democratico e secolare”.