Karachi: omicidio mirato contro i cristiani, ucciso un 38enne
Arnold Archie Dass è stato freddato da un commando armato. L’agguato è avvenuto in un’area un tempo a maggioranza cristiana. Da tempo i musulmani hanno espropriato case e terreni, relegando i cristiani ai margini. Karachi, la metropoli più violenta: uccise 800 persone nei primi sette mesi del 2011.
Karachi (AsiaNews/Agenzie) – Nuovo omicidio mirato contro la comunità cristiana in Pakistan. L’assassinio è avvenuto il 6 agosto scorso a Karachi, capitale della provincia meridionale del Sindh, dove nei primi sette mesi del 2011 sono state uccise 800 persone. La vittima è il 38enne Arnold Archie Dass, freddato a colpi di arma da fuoco mentre si trovava nella zona di Dright Road, un tempo antica colonia cristiana della metropoli. L’uomo stava salendo a bordo dell’auto per fare rientro a casa dopo il lavoro. Fonti locali riferiscono che un commando armato lo ha aspettato ai margini della strada, aprendo il fuoco davanti a dozzine di testimoni.
Arnold Dass ha ricevuto il colpo mortale al petto e a nulla è servita la corsa verso l’ospedale; il cristiano è deceduto durante il tragitto. Nel frattempo il commando – formato, secondo le prime indiscrezioni, da estremisti islamici – si allontanava indisturbato dalla scena del crimine, avendo avuto anche il tempo di verificare che l’uomo non sarebbe sopravvissuto all’agguato.
La zona residenziale di Dright Road fino agli anni ’70 era considerata una colonia cristiana, costruita da cattolici per garantire un alloggio agli impiegati nella vicina base dell’aeronautica. Le abitazioni erano destinate a famiglie della minoranza religiosa pakistana. Con l’ampliamento dell’aeroporto internazionale di Karachi, l’area ha registrato una crescita esponenziale del valore, diventando oggetto delle mire di ricchi musulmani, proprietari terrieri e impresari edili.
A partire dai primi anni ’80 la comunità cristiana è stata oggetto di attacchi e violenze, per costringere le famiglie a vendere a prezzi irrisori gli appartamenti. Nel giro di pochi anni i musulmani hanno ottenuto il controllo di un’area che in passato era solo cristiana. Per l’omicidio di Arnold Dass, la polizia ha aperto un fascicolo contro ignoti; tuttavia, lamentano i parenti della vittima, nonostante le decine di testimoni gli agenti non intendono inserire i nomi dei componenti del commando omicida.
Karachi, la città più popolosa del Pakistan, è da tempo considerata la città più pericolosa del Paese. Secondo una recente ricerca, solo nei primi sette mesi di quest’anno si sono registrati almeno 800 morti a cause di violenze, attacchi mirati, attentati di larga scala.
Arnold Dass ha ricevuto il colpo mortale al petto e a nulla è servita la corsa verso l’ospedale; il cristiano è deceduto durante il tragitto. Nel frattempo il commando – formato, secondo le prime indiscrezioni, da estremisti islamici – si allontanava indisturbato dalla scena del crimine, avendo avuto anche il tempo di verificare che l’uomo non sarebbe sopravvissuto all’agguato.
La zona residenziale di Dright Road fino agli anni ’70 era considerata una colonia cristiana, costruita da cattolici per garantire un alloggio agli impiegati nella vicina base dell’aeronautica. Le abitazioni erano destinate a famiglie della minoranza religiosa pakistana. Con l’ampliamento dell’aeroporto internazionale di Karachi, l’area ha registrato una crescita esponenziale del valore, diventando oggetto delle mire di ricchi musulmani, proprietari terrieri e impresari edili.
A partire dai primi anni ’80 la comunità cristiana è stata oggetto di attacchi e violenze, per costringere le famiglie a vendere a prezzi irrisori gli appartamenti. Nel giro di pochi anni i musulmani hanno ottenuto il controllo di un’area che in passato era solo cristiana. Per l’omicidio di Arnold Dass, la polizia ha aperto un fascicolo contro ignoti; tuttavia, lamentano i parenti della vittima, nonostante le decine di testimoni gli agenti non intendono inserire i nomi dei componenti del commando omicida.
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