Karachi, il settimanale cattolico in urdu ha un nome: Agahi
Significa "conoscenza"; la testata è stata scelta dopo settimane di proposte e consultazioni. Il primo numero sarà pronto entro due settimane.
Karachi (AsiaNews) Dopo settimane di proposte e consultazioni, è stato scelto "Agahi" ("conoscenza"), come nome per il nuovo settimanale della diocesi cattolica di Karachi: il giornale è il primo in urdu, la lingua nazionale, non solo della diocesi ma del Paese.
Il suo creatore, p. Arthur Charles, si dice "pienamente convinto" della scelta del titolo per il nuovo mezzo di informazione, che ha lo scopo di "informare, far conoscere ed approfondire". Il primo numero dovrebbe essere pronto fra due settimane: il giornale sarà composto da 8 pagine, con altre 2 o 4 per la pubblicità.
Il p. Charles ha ricevuto l'autorizzazione per la pubblicazione dai responsabili dell'arcidiocesi, tra cui il vescovo mons. Evarist Pinto, agli inizi di settembre. "Nella nostra epoca, più che mai ha dichiarato il presule non possiamo negare l'influenza dei media e il loro valore nel diffondere la parola di Dio. Dobbiamo impegnarci in modo più attivo nel campo dell'informazione cattolica". "Sono certo conclude Pinto che il lavoro di p. Charles sarà ricco di frutti".
Al momento l'arcidiocesi di Karachi ha un solo settimanale, pubblicato in inglese, "The Christian Voice". "Il settimanale in urdu spiega ad AsiaNews lo stesso p. Charles seguirà il modello di 'The Christian Voice': avrà notizie ufficiali sull'arcidiocesi e la Santa Sede, informazioni sulle altre diocesi del Paese e da tutto il mondo, con un'attenzione particolare ai problemi sociali, teologici e liturgici". Il nome della testata è stato deciso tra una "lunga lista di proposte dalla comunità".
Negli ultimi 8 mesi p. Charles ha messo in piedi una redazione, composta da amici e stimati giornalisti. "Loro dichiara hanno la mia stessa visione su molti aspetti, mentre in altri offrono il loro contributo originale".